L’Asl CN1 si è organizzata per garantire ai cittadini che, avendone i requisiti, lo richiedano, percorsi di tutela nell’ambito del rispetto dei tempi di attesa per visite e prestazioni specialistiche.
La Regione Piemonte aveva definito, per garantire il rispetto della tempestività dell’erogazione delle prestazioni, i programmi richiamati: ad esempio il ricorso alle prestazioni aggiuntive (su base volontaria da parte dei professionisti) con il fine di estendere l’orario settimanale di accesso ai servizi; l’attivazione di contratti con le strutture del privato accreditato.
In particolare le Asl sono state incaricate di attivare i “percorsi di tutela”: una specifica procedura che permette al cittadino residente (solo per visite/prestazioni di cui al Piano Nazionale di Gestione delle Liste di Attesa e di Primo Accesso) di ottenere la prestazione nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente, qualora in fase di prenotazione gli venga offerta una disponibilità, a livello istituzionale, che supera il tempo massimo di attesa previsto dalla priorità indicata in prescrizione.
L’Asl CN1 ha attivato tale procedura, le indicazioni sono pubblicate sul sito istituzionale: https://www.aslcn1.it/cosa-fare-per/prenotare-visite/esami-liste-di-attesa
“L’Asl CN1 – spiega il direttore generale Giuseppe Guerra – si è attivata da tempo e in tutte le forme possibili ricorrendo a prestazioni aggiuntive, convenzioni, bandi di concorso per l’assunzione di specialisti, stipula di contratti in libera professione per rispondere nel modo più puntuale possibile al bisogno di salute dei cittadini residenti. Presso l’ufficio relazioni con il pubblico è possibile attivare un percorso di tutela qualora, attraverso la prenotazione tramite CUP non sia soddisfatta la richiesta, in relazione alla classe di priorità assegnata. Devo dire che riusciamo a concludere positivamente la quasi totalità delle richieste, applicando le regole stabilite dalla Regione.”
*****
“Il percorso di tutela”
Il cittadino assistito dall’Asl CN1, in possesso di una prescrizione di visita e/o esame specialistico in classe di priorità B (entro 10 giorni) – D (visite 30 giorni / esami 60 giorni) – P (120 giorni), di primo accesso, per prestazioni di cui al Piano Nazionale di Gestione delle Liste di Attesa, che non riesca a prenotare la prestazione sanitaria all’interno dei canali istituzionali sull’intero territorio della Regione Piemonte e nei limiti delle tempistiche di erogazione indicate dai codici di priorità potrà presentare formale istanza all’Asl Cn1 recandosi di persona presso la sede dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Cuneo, Savigliano o Mondovì o inviando una e-mail alla casella di posta [email protected]
La documentazione necessaria per l’accesso al percorso
Richiesta datata e firmata di attivazione del percorso di tutela dei cittadini nell’ambito del rispetto dei tempi di attesa per prestazioni specialistiche; impegnativa del Medico di Medicina di Generale / Pediatra di Libera Scelta; copia documento di identità in corso di validità della persona richiedente; congrua documentazione, al fine di dimostrare che la ricerca non ha soddisfatto la richiesta di prenotazione entro i termini previsti dal codice di priorità specifico o dai tempi massimi stabiliti nel Piano Nazionale Governo Liste di Attesa.
Altre informazioni
Il ricorso alla “tutela” è consentito soltanto previo accesso al CUP regionale e qualora non sia stato possibile soddisfare la propria richiesta, ovvero l’appuntamento fissato non rientri nei termini previsti dalla classe di priorità assegnata dal medico prescrittore.
La ricerca segue determinati criteri, partendo dal primo posto disponibile presso le strutture pubbliche dell’Asl di residenza del richiedente; segue la ricerca di disponibilità alternative presso i privati accreditati dell’Asl di appartenenza, quindi in zone limitrofe e infine nell’intero territorio regionale.
Qualora l’utente rifiuti la prima data utile proposta, le cui tempistiche di erogazione rispettino i tempi massimi previsti, viene meno il relativo ambito di garanzia della classe di priorità assegnata.
In ogni caso non può essere autorizzato e quindi riconosciuto il rimborso dei costi sostenuti in ordine alle visite ed esami eseguiti privatamente dall’interessato in contrasto con la normativa e il percorso di prenotazione definit