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A Cuneo inaugurati “Connecting worlds” e “Living room”

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Venerdì 27 settembre a Cuneo si è dato avvio a un weekend dedicato all’arte contemporanea con l’inaugurazione di LIVING ROOM, residenza d’artista, e CONNECTING WORLDS, una rassegna che mette in dialogo arte contemporanea e ricerca scientifica, entrambi curati da Andrea Lerda e organizzati e promossi dall’Associazione Art.ur.

In sintonia con Cuneo Città Alpina 2024, quest’anno i due progetti hanno come titolo comune BACK TO THE MOUNTAINS, un invito a riflettere sul ritorno alla montagna e a immaginare un domani di possibilità, per un nuovo movimento da e verso le aree montane e metromontane.
Gli eventi saranno aperti al pubblico nelle giornate di venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 settembre.

In occasione di LIVING ROOM lə artistə italianə e internazionali Ruben Brulat, Ramona Ponzini, Françoise Vanneraud e il duo composto da Nicolò Colciago e Stefano Comensoli sono statə invitatə a scoprire quattro valli della provincia di Cuneo – Gesso, Pesio, Stura e Vermenagna – dove, grazie alla collaborazione con le Aree Protette Alpi Marittime, hanno esplorato le ricchezze naturali e culturali del territorio.
Le opere inedite scaturite da questo confronto, sono accolte all’interno di quattro luoghi fulcro nel centro storico di Cuneo: il Museo Diocesano, il Conservatorio G.F. Ghedini, gli spazi de La Guida, il Teatro Toselli.
Le installazioni portano la montagna in città, sollecitando una sempre maggiore presa di coscienza rispetto alla necessità di ripensare il nostro modo di abitare il mondo e di dare forma a una nuova etica del pensiero globale.

Giunto alla sua terza edizione, CONNECTING WORLDS è un evento che nasce dall’interazione tra arte contemporanea e ricerca scientifica. L’iniziativa, lanciata dal Parco fluviale Gesso e Stura, opera nello spazio pubblico ricercando una partecipazione attiva e accessibile alla creazione di scenari di sostenibilità.
Mediante fotografia, video, scultura e installazioni, le opere offrono una visione caleidoscopica attraverso alcuni dei grandi temi che vedono protagonista la montagna di oggi e di domani.
Le opere, in dialogo con una serie di contributi scientifici di ricercatrici e ricercatori, nonché di figure provenienti dal mondo accademico italiano e internazionale, sono esposte in Largo Audiffredi all’interno della tenda Ferrino 1870, ideata da Anna Ferrino e progettata dal designer Moreno Ferrari, mentre un’opera del collettivo Mali Weil è presentata lungo Via Roma e presso l’Info Point del Parco fluviale Gesso e Stura.

Il Parco fluviale sostiene e partecipa all’edizione 2024 di Connecting Worlds come momento di riflessione sul cambiamento climatico e sul rapporto tra uomo e natura. Per il coinvolgimento anche dei visitatori più piccoli verranno proposti presso lo stand del Parco, accanto alla tenda, laboratori collaborativi “Noi Siamo Natura” partendo dalle suggestioni di ‘Rosso di cielo’ di Chiara Carminati e Alessandro Sanna e in compagnia del team didattica del Parco fluviale. Alberi, persone, forme antropiche della città frammiste a elementi naturali daranno vita a un grande telo che da bianco si tingerà di colori e forme. La partecipazione è libera e gratuita, in caso di pioggia si terranno presso La Casa del Fiume.

Michela Giuggia, Presidente di Art.ur ha commentato: “Un progetto che sempre più si connota nell’essere un grande contenitore che mette in sinergia l’eccellenza del nostro territorio, in ambito culturale e ambientale.
Grazie quindi a tutti coloro che hanno partecipato con entusiasmo, che hanno accompagnato gli artisti a scoprire le bellezze delle nostre montagne e hanno ospitato, nelle loro splendide location, opere di grande valore, totalmente dedicate a Cuneo città Alpina e alle sue valli.”

Gianfranco Demichelis, Assessore all’ambiente e al Parco fluviale del Comune di Cuneo sottolinea: “Siamo contenti di poter sostenere ancora una volta l’iniziativa Connecting Worlds nel contesto di questo anno particolare che ci incoraggia a ‘guardare alle montagne’, come dice il titolo di questa edizione. Le collaborazioni e le sinergie, tra linguaggi e sensibilità diverse sono preziose per dare più eco ed essere più incisivi su tematiche scottanti come quelle del cambiamento climatico e del rapporto tra uomo e natura. Come Parco, guardiamo sempre con particolare attenzione ai bambini e ragazzi che saranno i cittadini di domani, per accompagnarli a maturare nuove sensibilità rispetto all’ambiente e al mondo che ci circonda.”

Il curatore Andrea Lerda ha aggiunto: “In un tempo di grandi complessità ambientali e sociali, il genere umano è chiamato a ripensare la propria posizione nel mondo. La montagna è il luogo a partire dal quale possiamo immaginare un futuro più desiderabile. All’interno di questo scenario, la ricerca artistica e quella scientifica sono due attori sociali di straordinaria importanza per parlare di grandi temi all’interno dello spazio pubblico. Il coinvolgimento attivo della comunità, fondamentale per il processo di cambiamento e di adattamento, è al centro di questo progetto.”