Il ministro Francesco Lollobrigida ospite d’onore al capodanno del Tartufo Bianco d’Alba

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L’attesa è finita: il profumo inconfondibile del Tuber magnatum Pico torna finalmente a diffondersi nell’aria, con la sua inebriante fragranza, sulle tavole di tutto il Piemonte, celebrato nel tradizionale Capodanno del Tartufo. Grande novità di quest’anno, la data dell’evento: la Regione Piemonte ha infatti accolto le istanze pervenute dalla Consulta regionale del Tartufo e le sollecitazioni giunte dal sistema tartuficolo piemontese, con addetti ai lavori, cercatori e ristoratori che chiedevano uno spostamento dell’avvio della stagione della cerca e cavatura, per garantire l’elevata qualità del prodotto tenendo conto dei mutamenti imposti dal cambiamento climatico. E così, non più dal 21 settembre, ma dal 1° ottobre, trifolao e tabui potranno tornare a esplorare i boschi alla ricerca del più celebre tra i funghi ipogei.

Dopo il periodo di fermo biologico imposto in tutto il Piemonte dal 1° al 30 settembre di ogni anno – per evitare un eccessivo sfruttamento dell’ambiente e consentire così al prezioso frutto della terra di maturare – torna dunque l’appuntamento con il Capodanno del Tartufo. Ad anticipare l’ormai imminente avvio della 94Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (il prossimo 12 ottobre), Casa Scaparone – in quel di Scaparoni, frazione del Comune di Alba – ha ospitato nella serata di ieri,  lunedì 30 settembre il tradizionale evento che permette di addentrarsi nel mondo e nel fascino del Tuber magnatum Pico, l’emblema di un territorio universalmente conosciuto per l’eccellenza del proprio patrimonio enogastronomico: “La notte del debutto” è stata l’occasione per brindare – con un calice di Alte Bollicine Piemontesi – alla prima notte dell’anno in cui si dà ufficialmente l’avvio alla cerca del Tartufo Bianco d’Alba.

Da oggi, martedì 1° ottobre, e sino al 31 gennaio, in Piemonte sarà dunque possibile procedere alla ricerca del Tuber magnatum Pico e di altre specie come l’uncinatum, il macrosporum e il mesentericum: in questo periodo il Tartufo Bianco d’Alba farà il suo ingresso in ristoranti, mercati e negozi. Il primo giorno di “cerca” è dunque un momento solenne perché segna l’inizio della stagione autunnale, annuncia la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco e prepara l’intero territorio all’accoglienza di visitatori e turisti.

L’Ente Fiera di Alba e lo storico partner del Consorzio Alta Langa hanno così rinnovato ieri il proprio sodalizio in un ideale brindisi, al quale si sono uniti la Regione Piemonte, la Città di Alba e i più importanti attori della filiera di valorizzazione del territorio: il Centro Nazionale Studi Tartufo, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e l’Unione delle Associazioni Trifulau Piemontesi.

A impreziosire la serata, moderata dal giornalista Edoardo Vigna, direttore di Pianeta 2030, la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha dialogato con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale alla Montagna (con delega a Biodiversità e Tartuficoltura) Marco Gallo, il direttore del Centro Nazionale Studi Tartufo Mauro Carbone e lo chef Enrico Crippa, Tre Stelle Michelin e Stella Verde con il suo ristorante Piazza Duomo di Alba.

“In attesa di inaugurare ufficialmente la 94ª edizione della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, è un piacere tornare a celebrare il Capodanno del Tartufo, preparandoci all’alta stagione del nostro territorio di Langhe, Roero e Monferrato – dichiara la presidente della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Liliana Allena. Ringraziamo tutti i trifolao per il loro prezioso lavoro, insieme ai fedeli tabui, in perfetta sintonia con l’ambiente: sono loro il motore di quella ‘Intelligenza Naturale’ che dà il titolo a questa edizione, in cui ci dedicheremo a esplorare il rapporto con l’Intelligenza Artificiale, guardando sempre al binomio che ci caratterizza, tra tradizione e innovazione.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “La Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, nonostante abbia ben 94 anni, continua ad essere al passo con i tempi perché aver ritardato l’inizio della stagione della raccolta per fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico significa innovare per poter garantire un prodotto di altissima qualità e di eccellenza”.

“Questa stagione della raccolta di tartufi comincia con una novità, l’apertura posticipata rispetto al passato per proteggere il prezioso fungo dai cambiamenti climatici. Una decisione presa d’intesa con le associazioni dei trifolao e supportata dal parere scientifico del CNR dopo che la prolungata siccità nelle ultime annate aveva causato una scarsità di prodotto – aggiunge l’assessore regionale alla Tartuficoltura e Biodiversità, Marco Gallo – . Siamo convinti che sia la scelta giusta per proteggere un simbolo della nostra terra e anche un favoloso volano per l’economia delle colline del Piemonte. Per il solo mercato del tartufo tra ottobre e novembre il giro d’affari tocca i 250 milioni. Senza dimenticare l’indotto attorno alla filiera del tartufo, pensando ad esempio al comparto ‘ricettività’ di Langhe, Monferrato e Roero, che conta circa 11mila addetti. Per questo, come Regione, solo quest’anno investiremo più di 700 mila euro per realizzare gli obiettivi previsti dal piano triennale per valorizzare il patrimonio tartufigeno del Piemonte. Una parte sarà destinata a sostenere eventi e fiere autunnali, a cominciare da quella di Alba che anche quest’anno porterà migliaia di turisti stranieri nelle Langhe”.

Il mio primo Capodanno del Tartufo da sindaco coincide con lo slittamento del calendario regionale di raccolta. Una presa di coscienza doverosa, ovvero che siamo noi a doverci adattare alle esigenze della Terra e non viceversa – è il pensiero del sindaco della Città di Alba, Alberto Gatto . La Fiera ormai da anni ha messo al centro della riflessione e dell’azione il tema sostenibilità. La nostra manifestazione più significativa, infatti, si è sviluppata attorno a un frutto della terra che nasce spontaneo in simbiosi con le piante e che non può essere coltivato, molto più di altri prodotti legato al clima e al benessere dell’ambiente. Come Amministrazione vogliamo dare il nostro contributo a questo percorso di maggiore rispetto e attenzione alla natura, prima di tutto attraverso la piantumazione degli alberi, anche tartufigeni, con l’obiettivo di raggiungere la media nazionale di 26 piante ogni 100 abitanti, ma anche con la gestione dei rifiuti durante i grandi eventi. Con questo appuntamento oggi diamo il via alla stagione della raccolta e anche alla nostra stagione turistica più importante. Buona cerca a tutti i trifolao!”.

“Nell’Alta Langa DOCG troviamo una struttura e una complessità che lo rendono il compagno ideale per la grande cucina, grazie anche alla sorprendente versatilità di abbinamento – conclude Mariacristina Castelletta, presidente del Consorzio Alta Langa –. Questa vocazione e l’affinità con il mondo gastronomico, oltre alla perfetta intesa nel segno della valorizzazione delle eccellenze del nostro territorio, ci hanno portato, da ormai 8 anni, a essere l’Official Sparkling Wine della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, dove le nostre Alte Bollicine Piemontesi esaltano i piatti dei grandi chef nei Cooking Show e nelle eleganti e prestigiose Cene Insolite. E quando si tratta di celebrare un evento speciale come il Capodanno del Tartufo, non possiamo immaginare un brindisi più indovinato che con un calice di Alta Langa DOCG, simbolo di eleganza, festa e tradizione. Che la stagione della cerca abbia inizio!”.