Un’altra domenica di sport per la Rivista IDEA e per IDEAWebtv che al Michele Coppino di Alba, con la dirigenza dell’Alba Calcio, il suo presidente Gianni De Bellis, il vicepresidente Giovanni Bagnasco e il direttore generale Giovanni Barbero, ha rafforzato per il secondo anno consecutivo, la media partnership con il gruppo editoriale Uniart. Sulla maglia dell’Alba Calcio, che milita nel campionato di Eccellenza, campeggia anche in questa stagione, sotto il numero identificativo di ogni giocatore, il logo della Rivista IDEA. E, poco prima della gara con la compagine alessandrina della Luese Cristo, il club albese ha consegnato al primo cittadino Alberto Gatto il gagliardetto societario e la sciarpa del “tifoso”, mentre il gruppo della tifoseria organizzata “Nucleo 12051” ha premiato il capitano Dario Campagna e il vicecapitano Mamadou Dieye, insieme a tutto lo staff dirigenziale dell’Alba Calcio con uno speciale gagliardetto.
Tornando al calcio giocato la compagine albese viene fermata 4-2 dalla squadra alessandrina della Luese Cristo Alessandria nel quarto turno del campionato di Eccellenza.
Dopo una manciata di minuti di studio, la partita decolla e gli ospiti si portano in vantaggio con Rizzo. Da segnalare, in occasione del momentaneo 0-1, la grande assistenza di Mosciaro. La squadra di Telesca, nonostante il periodo non del tutto semplice, dimostra di avere un ventaglio di soluzioni non indifferente e, alla mezz’ora, con il tandem Campagna-Peinetti impatta la sfida sull’1-1. Il numero 11 langarolo sfrutta alla perfezione il cross del compagno e insacca di testa. Negli ultimi 6 minuti della prima frazione si assiste a quello che, con ogni probabilità, è il momento decisivo del pomeriggio: l’incornata di Balzo vale il secondo vantaggio per i suoi (1-2) e Campagna deve lasciare il campo per doppia ammonizione.
I padroni di casa, dopo il giro di boa, vorrebbero rimettere le mani sulla contesa, ma la prodezza da fuori di Noguera è una doccia fredda (1-3). Rizzo, a tu per tu con l’estremo difensore, sale in cattedra e scrive per la seconda volta il proprio nome sul tabellino al 69’ (1-4). Romanin e il compagno di ruolo Virano, nelle battute finali, si superano e salvano le rispettive porte.
Si tratta della terza sconfitta consecutiva in campionato dell’Alba Calcio, che rimane ferma a quota 1 punto in classifica.
Nicola Chiarla, Mister Under 17: «l’impegno e la costanza sono essenziali, ma servono una mentalità vincente e attitudine al sacrificio»
È ufficialmente cominciata la stagione sportiva 2024-25 . Il nostro viaggio alla scoperta del settore giovanile dell’Alba Calcio fa tappa all’Under 17 con l’intervista a mister Nicola “Charlie” Chiarla.
Come sta vivendo queste prime settimane? Ci Racconti un po’ della sua squadra.
«La squadra ha lavorato sodo durante la preparazione e sono molto soddisfatto dell’impegno che i ragazzi stanno mettendo in allenamento. Purtroppo siamo falcidiati da infortuni che ci perseguitano e ancora per qualche settimana non avrò la rosa completa a disposizione. Fortunatamente, la filiera può sopperire a questa situazione, gli Under 16 sono un ottimo “polmone” sul quale fare affidamento in queste prime giornate di campionato».
È appena cominciata una stagione che sarà molto lunga. Su cosa bisogna lavorare maggiormente per avere continuità?
«La cura del dettaglio farà la differenza, sia nella parte tecnico-tattica che in quella fisica. Con i ragazzi ho parlato chiaro: l’impegno e la costanza sono essenziali per poter avere una turnazione corretta e arrivare pronti a tutte le partite, fino alla fine del campionato».
Il Girone E in cui siete stati inseriti vede la presenza di società importanti del calcio piemontese. Quanto può essere stimolante questo?
«Lo stimolo di giocare partite con realtà di livello va affiancato a una mentalità vincente e, soprattutto, a una spiccata attitudine al sacrificio. Abbiamo già giocato la scorsa stagione nel girone alessandrino e conosciamo il valore delle nostre avversarie. Ogni partita sarà da giocare, il calendario purtroppo ci ha riservato tutte le partite sulla carta più toste nelle prime settimane e arriviamo a questi appuntamenti non al completo».
Si parla spesso della perdita di stimoli da parte dei ragazzi nel fare sport. Da allenatore, cosa pensa sia fondamentale per fare sì che non si perdano la voglia e la passione per il calcio?
«I ragazzi del settore giovanile vanno trattati da calciatori, non da bambini. Sembra una ovvietà, ma se li mettiamo in una “bolla”, alla prima difficoltà mollano perché non hanno esperienza nell’affrontare situazioni critiche. L’abbandono viene in parte anche da questo modo, a mio parere errato, di “proteggere” sportivamente i ragazzi. I giovani atleti devono prendersi le loro responsabilità, senza pensare che ci sia sempre qualcuno pronto a intervenire in loro soccorso. Sono in un periodo della vita in cui devono far vedere quanto valgono».
Come ci si sente a rappresentare calcisticamente una città come Alba?
«L’Alba Calcio, per quanto riguarda il settore giovanile, rappresenta l’eccellenza del territorio albese. Tutte le annate hanno mantenuto per il secondo anno consecutivo il diritto a partecipare al campionato regionale. Sono risultati che arrivano grazie a un lungo percorso che parte dalle attività di base sul territorio, questo va riconosciuto al San Cassiano, allo Sportinsieme e prossimamente al Polo di Corneliano. Io sono fiero di far parte di questo movimento, lavoro con uno staff che mi permette di concentrarmi al meglio sui ragazzi per continuare il loro percorso di crescita con l’obiettivo di portare alcuni di loro in prima squadra».