Il crick atterra le ambizioni di Matteo Ceriali al Rally del Carnia

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Matteo Ceriali
Credits: FotoMagnano 2024

Quando tutto sembrava procedere per il meglio, ecco che arrivare l’intoppo che rovina bella giornata e grande gara. Matteo Ceriali e Vanessa Lai stavano effettuando una gara coi i fiocchi al 10° Rally Carnia, quarta e ultima prova dell’International Rally Cup, andato in scena venerdì 27 e sabato 28 settembre.

Il pilota di Giaveno e la navigatrice della Val Chisone, infatti, stavano lottando ai vertici della Classe S1600 e mantenevano solidamente la seconda piazza della propria categoria nell’IRC (dietro al pluri campione italiano Andrea Crugnola) con la loro Clio S1600 curata da PR2Sport di Marostica per i colori di New Racing For Genova, quando il guaio al crick li ha costretti ad alzare bandiera bianca.

Ero molto soddisfatto per come si stava evolvendo la gara”, commenta Matteo Ceriali. “Siamo partiti immediatamente con il piede giusto, lottando con quelli che erano i nostri avversari: Massimo Dal Ben in Classe S1600 e Marco Zannier in IRC”. In effetti, la classifica dopo cinque prove, nella prova precedente il ritiro, Ceriali-Lai erano secondi di Classe S1600 ed ancora secondi di Trofeo Prestige IRC. “Sulla quinta prova c’è stato un errore di trascrizione del tempo, avendoci assegnato 10” in più rispetto quanto avevano realizzato in prova. Il fatto però non ci ha preoccupato in quanto chiedendo il controllo dei cronologici ai cronometristi tutto sarebbe scivolato per il meglio. A quel punto avevamo appena 3” di ritardo dopo esserci scambiati la posizione ai vertici della classe un paio di volte in gara. Era tutto da discutere. Nei confronti di Zannier, invece, avevamo accumulato un vantaggio che a tabella superava i 30” essendo stati davanti per tutte le prove speciali”.

Il problema è sorto dopo la lunga Val di Lauco, quinta prova speciale. “Siamo usciti dal parco assistenza precedente la speciale con due ruote di scorta nel baule, perché temevamo pioggia e in effetti dopo la prova ci siamo fermati per cambiare le due ruote. Purtroppo svitando i dadi con il crick si è verificato l’inconveniente forzando l’inserimento dei dadi. Appena ne chiudevamo uno, avevamo problemi con la colonnetta appena chiusa e il pneumatico non combaciava più con il cerchio. La ruota era fissata male e oscillava e anche la pastiglia dei freni si muoveva rendendo la frenata instabile; sarebbe stata una follia proseguire con ancora due prove speciali da disputare oltre al lungo trasferimento prima di arrivare in assistenza” afferma amareggiato Matteo Ceriali.

Peccato perché ci stavamo divertendo molto, essendo impegnati da avversari che vanno fortissimo come Dal Ben e Zannier. Con quest’ultimo la sfida era parte per il secondo posto nel Trofeo IRC Prestige. Zannier, con la sua Clio Williams di Classe A7 si era imposto nella nostra categoria dell’International Rally Cup nelle prime due gare, mentre nel successivo Casentino avevamo fatto meglio noi. Con il secondo posto di Ampezzo, lo avremmo superato in classifica, anche se solo per un soffio”.

Conclusa la stagione ufficiale Matteo Ceriali si dedica all’analisi della sua annata. “Nelle cinque gare della stagione sono arrivato al traguardo quattro volte; questo del Carnia è il primo ritiro, per di più per un inconveniente molto anomalo. In tre occasioni ho vinto la Classe S1600 e soprattutto ho sempre avuto contro avversari di grande livello che rendevano le gare molto tirate. Ciò è stato sicuramente uno grande stimolo di crescita e ne sono molto contento. Purtroppo alcuni contrattempi nel corso della stagione ci hanno impedito di centrare quell’obiettivo dell’secondo posto di categoria nell’IRC, inutile illudersi di confrontarci con un fuoriclasse, professionista come Andrea Crugnola. Alla fine posso dire che sia io sia Vanessa, siamo molto soddisfatti”.