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Un evento sempre più mondiale che rappresenta l’anima e il cuore di Alba

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Ritorna quella speciale e inimitabile atmosfera. Alba e le Langhe si preparano a vivere intensamente la stagione dei tartufi. Anzi, per essere precisi, la stagione del Tartufo Bianco, quello che ormai da 94 anni viene valorizzato e promosso da una fiera storica, diventata negli anni “internazionale”. Quest’ultimo dettaglio non è secondario. Tra le varie unicità dell’evento albese – in programma tra sabato 12 ottobre e domenica 8 dicembre – il fatto di essere ormai senza confini sta diventando sempre più caratterizzante. I dati relativi all’ultima edizione hanno sottolineato come e quanto siano in aumento i visitatori dall’estero, accompagnando un trend che in generale riguarda tutto il turismo nel Cuneese. Per le vie di Alba si sente parlare inglese, francese o tedesco praticamente tutto l’anno, ma l’attenzione per il tartufo cresce esponenzialmente e diventa un’eccellenza nell’eccellenza. Si parla tanto di turismo di qualità o meglio, secondo un’espressione meno elegante ma maggiormente incisiva, di turismo “altospendente”. E questa maggior attenzione che arriva da oltreconfine sembra proprio andare in questa direzione. La cosa più importante, in ogni caso, riguarda la luce che si accende sul territorio e che viene notata ormai da tutto il mondo. Anche il momento dell’Asta del Tartufo, da sempre, attira gli occhi di una platea internazionale. Il tutto in connessione con le tradizioni delle Langhe, la storia locale che è alla base di tutto. È una favola che si ripete e che rappresenta al meglio il cuore e l’anima di Alba.