A Saluzzo, il teatro è anche esplorazione delle dinamiche sociali, ogni volta da una prospettiva diversa. Con questo spirito, nei giorni scorsi è stata presentata la nuova stagione del cinema teatro Magda Olivero di via Palazzo di Città 15, organizzata dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, dal Comune di Saluzzo e da Ratatoj Aps. Ai sei titoli del cartellone (inaugurazione con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito in “Secondo lei” il 27 novembre, poi “Arlecchino muto per spavento” il 13 dicembre, “Scene da un matrimonio” l’8 gennaio, “Le serve” il 16 febbraio, “La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso di essere donna” il 20 marzo, “Questo lavoro sull’arancia” il 20 aprile), si aggiunge la matinée per le scuole del 26 febbraio con “Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo”.
Anche quest’anno, Piemonte dal Vivo propone l’audiodescrizione di due spettacoli (“Secondo lei” e “Scene da un matrimonio”), rendendo il Magda Olivero sempre più accessibile. «La nostra città saprà apprezzare un’offerta culturale che può portare nelle nostre vite momenti di condivisione di emozioni e di crescita personale» incoraggia l’assessora alla cultura Attilia Gullino. Per Matteo Negrin, direttore di Piemonte dal Vivo, «le proposte si basano sull’integrazione tra compagnie e attori artistici diversificati, accomunati dall’elevata qualità professionale».
Gli abbonamenti per i sei spettacoli (90 euro) sono in vendita da domani, 4 ottobre, direttamente al Magda Olivero. Dal 12 novembre sarà poi possibile acquistare anche i biglietti per gli spettacoli singoli.
«Siamo orgogliosi di offrire al pubblico saluzzese una proposta teatrale e culturale così ricca e diversificata» aggiunge soddisfatto Massimiliano Flora, direttore di Ratatoj Aps.
Flora, c’è un filo rosso che unisce tutti gli spettacoli della nuova stagione del Magda Olivero?
«Abbiamo scelto di concentrarci sull’esplorazione delle dinamiche umane e sociali attraverso diverse prospettive. Ogni spettacolo affronta temi universali come i rapporti di coppia, l’identità, la lotta per la libertà, la condizione femminile e il potere della cultura. Questo percorso multidisciplinare e variegato invita il pubblico a riflettere su sé stessi e sulla società contemporanea, con un mix di tradizione e modernità».
Per quale tipologia di spettatori avete immaginato la vostra stagione?
«Abbiamo in mente un pubblico molto eterogeneo. Le nostre proposte spaziano dal teatro classico alla commedia, fino a spettacoli più sperimentali. Abbiamo considerato famiglie, giovani, adulti e appassionati di teatro, senza dimenticare chi è meno avvezzo a questa forma d’arte. C’è anche una particolare attenzione verso le nuove generazioni, come lo spettacolo dedicato alle scuole, e iniziative che rendono il teatro sempre più accessibile e inclusivo».
La collaborazione tra Comune, Fondazione Piemonte dal Vivo e Ratatoj Aps prosegue da anni con successo. Qual è il valore aggiunto della vostra partnership?
«Offriamo una programmazione culturale di altissimo livello. Il valore aggiunto sta nella capacità di portare sul nostro palcoscenico spettacoli di rilevanza nazionale, inoltre questa collaborazione ha consolidato una rete che arricchisce la proposta artistica, creando un’offerta culturale unica nel suo genere per Saluzzo e il territorio del Monviso».
Quali frontiere apre la promozione degli eventi culturali anche sul web, su cui il Magda Olivero punta da diverso tempo?
«È fondamentale per raggiungere un pubblico più ampio e diversificato. Il Teatro Magda Olivero sfrutta i social per coinvolgere i giovani, aggiornare gli spettatori e promuovere il dialogo con la comunità. Inoltre, la presenza online facilita l’acquisto di biglietti e abbonamenti, offrendo un’esperienza più accessibile e immediata. Grazie al web, riusciamo a far conoscere il teatro anche a chi non lo frequenta abitualmente, avvicinando nuovi spettatori».
Se si può partecipare a un solo spettacolo, quale consiglia per le famiglie? E quale per un adulto neofita del teatro?
«Per le famiglie consigliamo lo spettacolo “Arlecchino muto per spavento”, un omaggio alla Commedia dell’Arte che unisce tradizione e intrattenimento, adatto a tutte le età. Per un adulto neofita del teatro, suggeriamo “Secondo lei” di Caterina Guzzanti: uno spettacolo contemporaneo, diretto e accessibile, che affronta temi attuali legati alle relazioni di coppia, con un tono riflessivo ma anche ironico».
La presenza dell’audiodescrizione è un passo in avanti importante sul tema dell’inclusione. Ci sono altre migliorie che avete in mente per il futuro per rendere i vostri luoghi sempre più inclusivi?
«Come Ratatoj stiamo considerando di sviluppare una progettazione per finanziare l’implementazione di servizi aggiuntivi al Magda Olivero come la sottotitolazione per persone sorde e ipoudenti e altre azioni per favorire la partecipazione e l’inclusione».
Quanto è importante per una struttura come la vostra la relazione con le scuole e le insegnanti?
«Avvicinare le nuove generazioni al teatro significa investire nel futuro, sia in termini di crescita personale che culturale. Attraverso spettacoli matinée e collaborazioni con insegnanti, vogliamo offrire ai ragazzi esperienze che stimolino il pensiero critico e la sensibilità artistica, contribuendo così alla loro formazione. Inoltre, come Ratatoj, stiamo sviluppando il progetto “Visioni Chauvet” finanziato dal bando ministeriale “Cinema e Immagini per la Scuola” dove siamo i referenti per tutta la provincia di Cuneo, e prevede visioni cinematografiche, laboratori e formazione per docenti e studenti».