“Da sette anni ci ritroviamo in tanti a questo evento non solo per vivere insieme un momento di festa per la chiusura di una tradizione importante che si rinnova sulle nostre montagne, ma anche per fare il punto sulle tante difficoltà di chi vive e lavora in alta quota. A quelle che ormai si ripropongono senza troppe soluzioni e su cui continuiamo ad insistere, dobbiamo aggiungere purtroppo una nuova emergenza sanitaria che interessa la zootecnia del nostro territorio: ossia la Blue Tongue, che colpisce soprattutto gli ovicaprini. Per fortuna su questo fronte sono in arrivo i primi vaccini, ma occorre gestire con oculatezza la campagna vaccinale per arginare tempestivamente i danni che sta provocando al settore. Altra questione importante è il declassamento del lupo da specie ‘rigorosamente protetta’ a ‘protetta’ da parte del Consiglio UE, aprendo così a una gestione più flessibile del suo contenimento sul territorio da parte degli Stati membri”. Così il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, a margine della settima edizione di “Caluma el vache. Il ritorno della mandria a valle” che si è svolta a Prato Nevoso, giovedì 3 ottobre. L’evento è stato organizzato dalla Confagricoltura di Cuneo, in collaborazione con il Comune di Frabosa Sottana, l’ATL del Cuneese, Prato Nevoso Spa e il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, per celebrare la chiusura della stagione di alpeggio. In occasione della discesa della mandria della famiglia di Stefano Bottero dall’alpeggio Pianformazza, il momento ha rappresentato occasione di incontro con i malgari cuneesi per riflettere sulle problematiche che interessano il comparto delle terre alte e, più in generale, richiamare l’attenzione alle esigenze di chi lavora in montagna.