Tra personaggi storici, eventi drammatici, amori complessi, storie vere e altre di fantasia, l‘Alba del Medioevo ha preso vita, ieri sera, sabato 5 ottobre attraverso una rievocazione storica, uno degli appuntamenti più attesi dell‘autunno.
L‘evento che si è svolto in piazza Risorgimento ha contato sulla pertecipazione e sull’entusiasmo dei nove borghi cittadini che hanno dato il via alla serata con l‘investitura del podestà.
Luca Sensibile, presidente della Giostra delle cento torri, sottolinea: «Abbiamo scelto di riproporre un modello di successo, organizzando l‘investitura e la rievocazione nella stessa serata. La prima parte ha contato sulla partecipazione del gruppo storico e degli sbandieratori Città di Alba, e si è ispirato all‘episodio del 1275, quando Alfonso Falletti, capitano del popolo, conferì il titolo di podestà al cavaliere Raimondo Artusio mentre Alba era assediata dagli astigiani. Dopo l‘atto di sottomissione, i rappresentanti dei borghi si sono rivolri al podestà chiedendo il permesso di correre il Palio».
L‘emancipazione femminile ha trionfato alla rievocazione storica della Giostra delle 100 Torri 2024. Il Borgo di San Martino ha dedicato la sua rappresentazione a donne che hanno superato le avversità e sono riuscite a emergere “Fuori dall’ombra”. Questo tema ha saputo conquistare la giuria di esperti, sotto la guida del recente “amico della Giostra“, Antonio Buccolo. Nonostante la scena presentasse una coreografia relativamente semplice, il suo potente messaggio di speranza ha risuonato fortemente, specialmente per tutte quelle donne che ogni giorno affrontano la sfida di vivere nell’invisibilità.
Tre affascinanti storie raccontano le vite delle straordinarie eroine che hanno segnato il corso della storia nei loro rispettivi tempi. La prima è quella di Trotula, una pionieristica dottoressa dell‘XI secolo, la cui maestria nell’erboristeria le valse il titolo di prima ginecologa nella storia della medicina. Proseguendo nel tempo, incontriamo Ildegarda di Bingen, una badessa all’interno di un convento, conosciuta anche come la “Sibilla del Reno“ grazie alle sue celebri profezie. Possedeva non solo un’estrema creatività, ma anche un bagaglio culturale di vastissima portata. Infine, la narrazione ci porta nel periodo di Giovanna d‘Arco, meglio conosciuta come Jean la Pourcelle d’Orléans, una figura eroica che guidò personalmente le truppe in battaglia per la riconquista della città francese di Orléans. Quest’anno, al Borgo vincitore è stata consegnata la “Ballata Lineare“, un‘opera artistica creata con grande talento da Lucrezia Cattelan, studentessa del Liceo Classico. Questo lavoro è emerso come espressione vincente nell’ambito del concorso indetto per scegliere l‘immagine da riprodurre sul prestigioso Palio 2024.
E oggi, domenica 6 ottobre si corre il Palio degli Asini, la pazza corsa che vede i nove borghi della città sfidarsi per la conquista del drappo. L’evento si svolge attorno alla Cattedrale di San Lorenzo in pieno centro storico di Alba.