Formazione ed informazione. Sono questi i due obiettivi primari del convegno dal titolo “La sclerosi multipla: patogenesi, terapie, riabilitazione e presa in carico” che si svolgerà sabato 19 ottobre presso la Casa di Cura “La Residenza” di Rodello e che intende parlare di sclerosi multipla, malattia che nella regione coinvolge 8600 persone.
Si parlerà soprattutto di riabilitazione, aspetto fondamentale e non marginale della cura della persona con SM: lo conferma la letteratura scientifica che la riabilitazione è una parte integrante della cura; anche le linee guida nazionali ed europee, che richiamano appunto l’importanza di interventi tempestivi, specializzati e personalizzati: “È essenziale garantire nella nostra regione percorsi di riabilitazione multidisciplinari, che coinvolgano figure professionali nelle diverse fasi della malattia per fornire un’assistenza completa a ogni persona” e garantire loro il miglioramento della loro qualità di vita”.
Un evento voluto dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) ed organizzato dalla Fondazione dei Santi Lorenzo e Teobaldo a sancire una collaborazione sempre più stretta a supporto della ricerca, della clinica e della formazione nella gestione del paziente con sclerosi multipla (SM).
Si alterneranno professionisti e ricercatori di alto profilo quali il dott. Michele Dotta, direttore della
Neurologia dell’Ospedale Pietro e Michele Ferrero di Verduno, la dott.ssa Alessia Di Sapio Direttore del CRESM dell’ASO San Luigi di Orbassano, il dott. Giacomo Boffa della Clinica Neurologica dell’Università di Genova, il dott. Giampaolo Brichetto, responsabile della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla di Genova e per concludere la dott.ssa Sabrina Maria Dal Fior, responsabile della Fisiatria dell’ASO San Luigi di Orbassano.
Questo evento rappresenterà un punto di partenza per condividere le ultime acquisizioni in ambito clinico e scientifico sulla diagnosi, la terapia medica e l’approccio riabilitativo delle persone con SM, ma anche per avviare progetti condivisi nell’ambito della ricerca clinica, come spiegano i referenti della Fondazione: “Siamo in fase di avvio di un progetto di ricerca clinica che studierà gli effetti di un training combinato cognitivo-motorio in soggetti affetti da SM rispetto ad un trattamento convenzionale” dice il dottor Luca Servetto, medico responsabile della Casa di Cura “La Residenza”, centro di riabilitazione della Fondazione Santi Lorenzo e Teobaldo che si occupa di riabilitazione intensiva ed estensiva e che ha puntato negli ultimi anni su formazione ed innovazione.
“L’attività formativa rappresenta una priorità della Fondazione, attraverso corsi di formazione tecnico- professionali e culturali di alto livello che hanno sempre riscosso grande interesse e consenso, consentendo agli operatori di acquisire competenze avanzate ed aggiornate per affrontare al meglio le sfide quotidiane della salute del cittadino” dichiara il Presidente Don Valerio Pennasso.
“L’innovazione rappresenta un elemento di crescita costante e di competitività per fornire le migliori cure per i nostri pazienti” dice il dottor Luca Servetto “ed è per questo motivo che l’azienda ha dotato il nostro centro di riabilitazione di nuove tecnologie quali una sensory room dedicata a realtà virtuale non immersiva oltre ad un tapis-roulant sensorizzato comprensivo di un’interfaccia di realtà virtuale non immersiva, una piattaforma robotizzata utile per la valutazione ed il training dell’equilibrio ed infine un software dedicato alla riabilitazione neurocognitiva”.
La presenza della Fondazione dei Santi Lorenzo e Teobaldo a supporto dei pazienti con problematiche neurodegenerative si affianca all’attività sul territorio delle Langhe con progetti di invecchiamento attivo come il progetto ASSALE, appena concluso e subito rinnovato in collaborazione con l’Unione dei Comuni di Langa del Barolo: una serie di appuntamenti di formazione ed informazione rivolti alla popolazione anziana ed un calendario di sessioni di attività fisica supervisionata dai fisioterapisti della Casa di Cura “La Residenza”.
Cronica, imprevedibile e invalidante, la sclerosi multipla è una delle più gravi malattie del sistema nervoso centrale. Spesso provoca disabilità, anche grave. Il 50% delle persone con SM è giovane e non ha ancora 40 anni. Il 10 per cento delle diagnosi riguardano anche i giovani sotto i 18 anni. Colpisce le donne due volte più degli uomini. È la prima causa di disabilità neurologica nei giovani adulti dopo i traumi. In Italia sono oltre 140 mila le persone colpite da sclerosi multipla, 3.600 nuovi casi ogni anno: 1 ogni 3 ore. Tra le patologie correlate alla SM vi sono le neuromieliti ottiche (NMO), che hanno un quadro di bisogni e di interventi sanitari e socio-assistenziali assimilabili alla SM. Sono malattie rare con 1.500-2.000 casi in Italia