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Confindustria Cuneo: con la Fondazione il lavoro è “cura”

Giuliana Cirio presidente: «Unicum in Italia, riflessi positivi per individui e società»

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Quello dell’8 ot­­tobre, è stato un giorno di straordinaria importanza per ventidue im­pren­ditori e Confindustria Cuneo, promotrice di un grandioso progetto che ha siglato con una partecipata cerimonia la firma dell’atto di costituzione e la nascita della Fonda­zio­ne Industriali. Que­sto nuovo ente del terzo settore, unico nel suo genere, è stato ideato con l’obiettivo ambizioso di realizzare azioni ad alto valore sociale. La Fondazione in­tende utilizzare il concetto di lavoro come strumento fondamentale per prendersi cura della comunità, cercando non solo di restituire ma anche di generare valore in un’ottica di sinergia tra imprese, istituzioni ed enti no-profit.
A sottoscrivere il documento costitutivo, alla presenza del notaio Andrea Ganelli, sono stati dunque i 23 soci fondatori, imprenditori della provincia Granda che, insieme a Confindustria Cuneo, promotrice del progetto, hanno deciso di unire le forze per realizzare iniziative indirizzate a sostenere il mercato del lavoro in chiave di sostenibilità sociale, creando opportunità concrete capaci di includere nel mercato del lavoro chi ne è escluso. Confindustria Cu­neo, nello specifico, ha destinato alla Fondazione Indu­striali parte dell’avanzo di esercizio.
Con una dotazione iniziale di 1,3 milioni di euro, la Fon­dazione Industriali si pone l’obiettivo di favorire l’inserimento e il reinserimento la­vorativo delle fasce più fragili della popolazione, organizzare attività di formazione per le nuove generazioni, incentivare la parità di genere e proporre attività di valorizzazione della cultura d’impresa e del lavoro. I percorsi della Fondazione si concentreranno inoltre sulla gestione di emergenze occupazionali, sulla promozione del volontariato aziendale e sull’integrazione di persone in situazioni di svantaggio, come gli stranieri o i detenuti, anche attraverso la creazione di percorsi formativi e di inserimento lavorativo capaci di determinare un impatto positivo sul territorio.
Il socio fondatore Confin­dustria Cuneo, nel ruolo di promotore, ha indicato Giu­liana Cirio come presidente che dal 2015 è anche direttore generale di Con­findustria Cuneo, prima don­na a ricoprire tale incarico nella storia dell’Unione industriale cu­neese. Ricopre anche il ruolo di vicepresidente del Centro Servizi per l’Industria Srl oltre ad essere il direttore editoriale di “Made in Cuneo”, house organ dell’Associazione.
Nel corso della presentazione, il presidente della Fondazione Industriali, Giuliana Cirio, ha ribadito: «Sono molto grata agli imprenditori della provincia di Cuneo per aver pensato che io sia la persona giusta per portare avanti un progetto così nobile e ambizioso. Cre­do fermamente che il loro coraggio e la loro generosità, grazie al lavoro di una squadra competente e appassionata, saranno ricambiati da risultati fino a pochi mesi fa impensabili. Quante volte di fronte a evidenti storture, impossibilità e difficoltà, anche incomprensibili, ci siamo domandati: ma non c’è qualcuno che possa fare qualcosa? Pensiamo alle persone migranti che vivono situazioni di difficoltà e che potremmo includere con il lavoro, a chi sta scontando una pena e vorrebbe darsi una nuova possibilità, alle donne costrette a rinunciare ad un’occupazione per prendersi cura di bambini o anziani. Ecco, Fondazione Industriali nasce proprio per intervenire in casi come questi. Il nostro fine è “curare” la società utilizzando il lavoro, che noi intendiamo come lo strumento principe per far sì che ciascuno possa sentirsi realizzato, possa vedere la propria dignità rispettata e trovare il posto giusto nel mondo. Dobbiamo sempre ricordare che senza libertà dai bisogni, almeno quelli essenziali, non esiste dignità: creando progetti legati al mondo del lavoro, rendiamo ciascun individuo più libero di autodeterminarsi. Il grande numero di imprenditori che ha creduto nella Fon­dazione Industriali fin dall’inizio ci restituisce l’immagine di un territorio sano e ricco di valori, consapevole che fare impresa non è solo business, ma impatto positivo sulla società».
Ed ha aggiunto: «In questa Fondazione sono gli stessi imprenditori a dedicare una parte del loro patrimonio per finanziare progetti ad impatto sociale. E dunque la nostra Fondazione non eroga denaro, ma offre opportunità di lavoro ed è questo risvolto che la rende unica nel suo genere. Sappiamo che esistono molte fondazioni e ne stanno nascendo sempre di più, ma questa è la prima in Italia costituita da imprenditori e che ha la sua leva nelle opportunità lavorative piuttosto che nelle donazioni. Gli obiettivi delle imprese che hanno aderito sono rivolti ad interventi laddove c’è bisogno, dove talvolta esistono intoppi anche burocratici o normativi… Ecco allora che la Fondazione Industriali farà dialogare imprese, istituzioni ed enti no profit e si farà carico anche di interventi che i singoli non possono sostenere, ma con ricadute sulla società tutta. Misureremo la bontà del nostro operato in termini di numeri e di persone inserite».
Nel Cda della Fondazione Industriali, che peraltro ri­spetta le normative sulla parità di genere, figurano an­che Mariano Costamagna, Valen­tina Dogliani, Alessandro Gi­no, Paolo Giuggia, Giu­sep­pe Miroglio, Roberto Rolfo, Mat­teo Rossi Sebaste e Serena Tosa. I dottori commercialisti Gianmarco Genta e Daniele Robaldo (supplente) costituiscono invece l’organismo di controllo.

Sono ben 23 i soci che hanno dato la loro adesione alla nuova realtà
Ecco l’elenco degli imprenditori che figurano tra i 23 soci fondatori della Fondazione Industriali: Giu­seppe Braida, Giuseppe Ber­nocco (Tcn Srl), Maria Raf­faella Caprioglio (Umana Spa), Ma­riano Costamagna (ImCos Due Srl), Matterino e Valentina Do­gliani, Stefano Frandino (Se­damyl Spa), Alessandro Gino (Gino Spa), Paolo Giuggia (Giug­gia Costruzioni Srl), Bruno Mazzola (Abet Laminati Spa), An­drea Merlo, Paolo Merlo, Giu­seppe Miroglio, Gianluca Oliva (Prato Nevoso Spa), Giuseppe Pacotto e Marcella Brizio (Tesi­square Koinè), Roberto Rolfo (Rolfo Spa), Matteo Rossi Sebaste (Golosità dal 1885 Srl), Emiliano Paolo Rosso (Cuneo Lube Srl), Bartolomeo Salomone (Ferrero Spa), Gianfranco Sorasio (Eviso Spa), Paolo Spolaore (San Pio So­cietà Cooperativa Sociale), Serena Tosa (Tosa Spa), Giovanni Vi­glietta (Viglietta Matteo Spa) e Confindustria Cuneo. Sostengono inoltre il progetto come soci partecipanti Alberto Biraghi, Claudio Costamagna (Europlast Srl), Fe­derica Rossi (Ferwood Spa) e Mi­chelin Italiana Spa.