Degustazione di otto tipi di Barolo di otto vendemmie differenti

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(foto pagina FB Enoteca Regionale del Barolo)

Da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre, dalle 10.30 alle 18, a Barolo presso l’Enoteca Regionale del Barolo (ingresso da via Collegio Barolo), è in programma una degustazione assistita dal titolo “8 sfumature di Barolo”: l’arte dell’affinamento. Il numero otto sarà il filo conduttore dell’evento: i partecipanti, infatti, potranno degustare una selezione di 8 Barolo di annate e MGA differenti, fra la vendemmia 2018 e la vendemmia 2006, provenienti da comuni diversi e disposti secondo un’affascinante progressione in ordine decrescente per esplorare l’evoluzione di uno dei vini più iconici al mondo, celebrandone la complessità e la profondità. Per maggiori informazioni e costi visitare il sito internet www.enotecadelbarolo.it, riferimento per tenersi aggiornati su tutte le attività dell’Enoteca.

“Scoprire il Barolo con noi non significa solo assaggiare, ma immergersi in un mondo fatto di aromi e sapori che si intrecciano, dove ogni sorso diventa un invito ad esplorare la ricchezza del nostro territorio – afferma il direttore dell’Enoteca Regionale del Barolo, Cristiana Grimaldi -. L’Enoteca Regionale del Barolo non è solo un luogo di vendita, ma si sta delineando sempre di più come un punto di incontro e di condivisione per gli amanti del vino di qualità, che speriamo possano gradire le nostre “8 sfumature di Barolo”. Avere la possibilità di confrontare otto annate è un’occasione piuttosto rara presso la nostra Enoteca. Ognuna racconta una storia unica, riflettendo le condizioni climatiche e le tecniche di vinificazione che hanno contribuito a creare vini di straordinaria eleganza e potenziale di invecchiamento. Ecco perché, oltre alla consueta formula di degustazione con credito al consumo, abbiamo previsto anche una Barolo Card Premium dedicata esclusivamente alle 8 sfumature di Barolo”.

La quattro giorni offrirà un’esperienza immersiva con degustazioni assistite di 8 annate scelte a rotazione e presentate in condizioni di servizio ottimali: infatti, in base all’invecchiamento, alcune bottiglie verranno stappate almeno 12 ore prima dell’inizio dell’evento, perché richiedono tempo e pazienza, e solo successivamente saranno servite in Enomatic accanto alle altre per conservare la naturalezza dell’espressione che ne identifica il carattere.

“Il Barolo è molto più di un semplice vino: è una narrazione liquida che sa raccontare il tempo – conclude Cristiana Grimaldi -. Con i suoi tannini eleganti e una struttura complessa, ogni bottiglia rivela una trama di tradizione ed innovazione e le annate invecchiate con cura indicano un percorso che celebra la straordinaria capacità di evolversi, mantenendo intatta la sua essenza unica”.

cs