Ieri sera, mercoledì 23 ottobre sono stati festeggiati al Teatro Sociale di Alba, i 50 anni del Gruppo Sbandieratori e Musici Città di Alba. Un traguardo importante per il sodalizio del Palio degli Asini, che rappresenta un significativo frammento della storia cittadina.
Il Gruppo vede la luce negli anni ’70, in un periodo di rinascita generale, in cui la vita della provincia di Cuneo si risveglia con tante iniziative, con l’obiettivo di diventare protagonista del territorio. Il boom economico degli anni ’60 inizia a mostrare i suoi frutti: le famiglie della classe media hanno qualche soldo in più da spendere, in tanti possiedono l’auto e si spostano per svago. Il turismo sta per diventare una voce economica importante.
Ad Alba, il primo nucleo di sbandieratori nasce nel 1969 nel Borgo Moretta, con l’intento di dare più colore alla sfilata storica, creata l’anno precedente. Ma Giovanni Bressano, eletto presidente nel 1973, ha un chiodo fisso: fondare un Gruppo Sbandieratori della Giostra e della Città di Alba. Approfittando dei Borghi Moretta e Santa Barbara, che contano nelle proprie file molti bravi sbandieratori, attiva il nuovo progetto insieme a Battista Destefanis e Gigetto Giacosa.
Il Gruppo Sbandieratori Città di Alba viene uff-cialmente costituito il 1° febbraio 1974. Contattati gli esperti sbandieratori di Asti, si preparano i primi costumi medievali, provando e riprovando tessuti e tele. Vengono realizzate le bandie-re. all’epoca pesantissime: la sola impugnatura è di piombo e pesa circa 1800 g!
Gigetto studia le coreografie, le perfeziona e allena tutto il Gruppo, che esordisce l’anno successivo: è un vero trionfo. Nelle sfilate si impongono all’attenzione con il passo cadenzato (imparato a Mons durante un’esibizione per la NATO), dettato dal ritmo dei rullanti e dei muti, annunciati dallo squillo delle chiarine, con le bandiere che garriscono nelle traiettorie a incrocio, alte sulla testa degli stupefatti spettatori o schioccanti nelle evoluzioni a terra.
Da cinquant’anni gli Sbandieratori della Città di Alba animano feste e manifestazioni non solo sul nostro territorio, ma in tutto il mondo, con i costumi negli smalti bianco e rosso della Città.
La serata alla presenza di un folto pubblico moderata dal giornalista Marcello Pasquero di Fondazioni Radici ha visto sfilare sul palco tra ricordi e commozione il sindaco di Alba, Albero Gatto; Luca Sensibile, presidente della Giostra delle Cento Torri; il vicepresidente della Fondazione Crc Francesco Cappello; Sergio Destefanis, presidente del Gruppo; “Gigetto”al secolo Luigi Giacosa; Enzo Diliddo; Enrico Lavagnino e Antonio Buccolo che ha ricordato le origini degli Sbandieratori nel corso dei secoli.
In conclusione è stato proiettato il docufilm realizzato dalla Fondazione Radici con le riprese di Daniele Ferrero e Francesca Nota e la fotografia di Bruno Murialdo e Silvia Muratore.
Dopo un lungo applauso prima del ritorno sul palco di tutti i “reduci” del 1974 per gli auguri finali con un colpo d’occhio particolarmente suggestivo si è dato l’avvio allo sventolio, da parte del pubblico, di 300 foulard. I festeggiamenti proseguiranno domenica 27 ottobre in piazza Risorgimento, dove a partire dalle 14,30 avrà luogo una sfilata di sbandieratori, un evento di grande significato simbolico per la comunità.