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«Ripartiamo insieme per restituire dignità all’idea di provincia»

Dopo l’esito delle recenti elezioni, si è insediato il nuovo Consiglio presieduto da Luca Robaldo: «Tre gruppi omogenei per lavorare con equilibrio»

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Si è insediato ed è già operativo, il nuovo Consiglio provinciale uscito dalle urne del 29 settembre scorso, quando sono stati chiamati ad esprimersi soltanto gli amministratori comunali, cioè i sindaci, assessori e i consiglieri comunali dei 247 Comuni della Granda.
I dodici consiglieri provinciali sono dunque stati eletti dai sindaci e dai consiglieri che hanno partecipato alle consultazioni nella percentuale del 71,15% degli aventi diritto. Il nuovo Consiglio dunque affiancherà il presidente Luca Robaldo fino al termine del mandato, nel 2026.
Tre le liste in corsa, che hanno espresso quattro eletti ciascuna.
La lista “La Nostra Provincia” è rappresentata da Alberto Gatto, sindaco di Alba; Loris Emanuel, consigliere provinciale uscente e sindaco di Moiola; Davide Sannazzaro, consigliere provinciale uscente e sindaco di Cavaller­maggiore e Stefania D’Ulisse, consigliere comunale di Cuneo.
Per la lista “Ripartiamo dalla Granda” figurano Simone Manzone, sindaco di Gua­rene; Rocco Pulitanò, ex consigliere provinciale e consigliere comunale a Mondovì; Roberto Baldi, sindaco di Bagnolo Piemonte e Massimo Antoniotti, consigliere provinciale uscente e consigliere comunale di Borgomale.
La lista “Patto Civico per la Granda” è rappresentata da Pietro Danna, già consigliere provinciale e consigliere co­munale a Monastero Vasco; Silvano Dovetta, consigliere provinciale e sindaco di Ve­nasca; Vincenzo Pellegri­no, consigliere provinciale e consigliere comunale a Cuneo e Ivana Casale, sindaco di Manta.
Nel corso della prima seduta il presidente Luca Robaldo ha sottolineato: «Innanzitutto grazie a chi ha partecipato al voto, ribadendo la necessità di restituire alle Province la dignità e il protagonismo che ora sono preclusi. Auguro buon lavoro ai consiglieri eletti, certo che sapranno servire l’ente nel migliore dei modi. Infine, la presenza di tre gruppi che hanno espresso il medesimo numero di consiglieri consentirà di lavorare con equilibro e nell’interesse di tutti i concittadini della Granda».