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Saluti a Don Matteo adesso tocca a Bova ma comanda Frassica

La nuova serie Rai ha accolto Don Massimo come nuovo protagonista, ma al centro di ogni episodio c’è sempre lui, il maresciallo Cecchini. Con tutte le sue irresistibili gag

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Don Matteo è tornato ma non ha più il volto di Terence Hill. Al posto del sorridente prete in bicicletta ora c’è il tormentato Raul Bova. E anche se la serie tv continua a portare il nome del precedente protagonista, adesso a dare una mano nelle indagini tra Gubbio e Spoleto è lui, Don Massimo. Non c’è troppo da stupirsi, la serie da sempre si sviluppa in un clima surreale e lo stesso Bova, nelle interviste, ha scherzato sul fatto che negli ultimi anni in quello spicchio della placida Umbria so­no stati registrati centinaia e centinaia di omicidi. E poi, Don Matteo ce­deva spesso i riflettori al suo compare, il maresciallo Cec­chi­ni. Ora l’impressione è che questo av­verrà con maggior frequenza, tanto che è proprio il personaggio interpretato da Nino Frassica ad aver assunto il ruolo del vero protagonista.
Lo scenario è quello di sempre: c’è un nuovo capitano, Diego Martini (interpretato da Eugenio Mastrandrea) che arriva con un passato da spia dei servizi segreti e una storia d’amo­re disastrosa alle spalle. Ovvia­mente, vuole riconquistare la sua ex, che nel frattempo è diventata la nuova Pm e si sta per sposare con un altro. Il maresciallo Cecchini si infila in tutte le situazioni possibili innestando mille deviazioni nella trama generale. Il pubblico, a quanto pare, vuole vedere questo: Cecchini che scombussola le indagini e fa ridere con la sua ironia.
E allora, perché continuare come Don Matteo? Il prete di cui si parla non esiste più, e quello nuovo è solo una scusa per mantenere in vita il brand. D’altro canto, quello che conta è che la serie continui a fare share (sfiorando i 5 milioni al debutto), ancora di salvezza del palinsesto Rai. E questo è merito non di chi ha cercato di rimpiazzare Te­rence Hill, ma del maresciallo Cecchini alias Frassica, l’uomo che fa sopravvivere Don Matteo anche senza Don Matteo.
Le trame familiari e sentimentali sono una base della serie. Non a caso in questa stagione compare anche la sorellastra di don Massimo, anzi: sarà proprio la storia del loro rapporto a mettere ulteriormente in luce le differenze tra i due preti-investigatori. Don Matteo dispensava saggezza e chiudeva ogni puntata con le parole rassicuranti del Vangelo. Don Massimo (maglietta, cro­ce di legno al collo e moto) è più tormentato, ma garantisce comunque un lieto fine altrettanto evangelico, ma­ga­ri in qualche modo legato a una parabola. Per cui anche in don Massimo, come in don Matteo, i telespettatori (affezionati e numerosi) riconoscono il bene, anche se più sofferto. Ma accanto al prete-detective, a decretare il successo della serie ci sono tutti gli altri personaggi, alcuni dei quali presenti dalla prima puntata della fortunata serie della Lux Video nell’ormai lontano Due­mila.
In ogni caso, trattandosi di un perfetto ibrido tra dramma e commedia, resta fondamentale il ruolo degli autori, in questo caso Mario Ruggeri e Umberto Gnoli, che devono far convivere la linea delle indagini con quella rosa e quella comica.
Situazioni e ambientazioni sono già definite, i personaggi sono già caratterizzati, o si stanno caratterizzando nel caso dei nuovi, ma sono soprattutto gli intrecci a decretare il successo di Don Matteo. Insomma, anche in quest’avvio della nuova stagione (diretta da Ric­cardo Donna, Enrico Ian­niello e Francesco Vica­rio) si sono già colti gli elementi positivi di una serie capace di affrontare temi come il valore dell’amicizia, la fede e il perdono con il solito efficace mix tra riflessioni profonde, buoni sentimenti, sdrammatizzazioni e si­tua­zioni divertenti sullo sfondo degli angoli più suggestivi di Spoleto. Nel segno di don Mat­teo, che aleggia sugli episodi. E su don Massimo.

Simon Le Bon, Eros Ramazzotti e Luciana Littizzetto: i compleanni
Sabato 26 compie gli anni Hillary Clinton (76 anni) e con lei, in Italia, il cestista Andrea Bargnani (38). Domenica Simon Le Bon arriva a 66 e Roberto Benigni a quota 72. L’ex jazzista Lino Patruno taglia il traguardo degli 89 anni e l’attaccante romanista Stefan El Shaarawy di anni ne fa 32. Lunedì sono attesi compleanni di prestigio: l’attrice Julia Roberts festeggia con 57 candeline, il cantante Eros Ramazzotti con 61 come il collega Mario Venuti, mentre martedì a festeggiare saranno l’attrice Winona Ryder (53 anni) e la pungente Luciana Littizzetto: per lei 60 primavere.