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Un Atlante del Cibo anche per Cuneo: parte un nuovo percorso a sostegno delle politiche alimentari dell’area metromontana

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Il Cuneese e le sue valli avranno l’Atlante del Cibo di Cuneo Metromontana, uno strumento d’indagine per riflettere e agire sul sistema locale del cibo, a sostegno delle politiche alimentari del territorio cuneese. È un progetto che, sul modello dell’”Atlante del Cibo di Torino Metropolitana”, intende promuovere e supportare un processo partecipato di costruzione di conoscenza condivisa sul sistema alimentare metromontano del Cuneese e delle sue valli, primo passo dell’elaborazione di una politica alimentare territoriale. 
Realizzato con il contributo della Fondazione Crc, il progetto è promosso dall’Università di Torino che, in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche, svolge un ruolo di coordinamento e supervisione scientifica, sulla base dell’esperienza dell’Atlante del cibo di Torino metropolitana.
Il percorso di preparazione dell’Atlante durerà 12 mesi e le tappe saranno: conoscere, monitorare, coinvolgere, promuovere decisioni e azioni per la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale del sistema del cibo. Infatti verranno messe in campo attività di ricerca e azione, come la raccolta, elaborazione, diffusione di informazioni esistenti relative al sistema del cibo di Cuneo e delle valli; la produzione partecipata di nuova conoscenza su risorse, attori, progetti del sistema del cibo; l’organizzazione di tavoli partecipativi (Living Lab territoriali) in collaborazione con il Comune di Cuneo e l’associazione Lvia, per individuare problemi e opportunità, creare reti, sensibilizzare e formare, attraverso il confronto con i soggetti del territorio.
L’Atlante includerà la mappatura di diversi ambiti che attengono a quello che viene definito “il sistema del cibo” della città di Cuneo e delle valli: i mercati contadini locali, l’organizzazione e gestione delle mense pubbliche, i progetti scolastici ed extrascolastici di educazione alimentare e lotta allo spreco, gli orti comunali, le Comunità e i Distretti del cibo, i sistemi di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari, le diverse filiere di produzione e distribuzione del cibo, il ruolo delle proloco e dell’associazionismo nell’animazione territoriale… Tutto confluirà su una nuova piattaforma web (Atlante del cibo di Cuneo Metromontana) implementata anche attraverso il social network civico First Life del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino; periodicamente uscirà un rapporto di monitoraggio (Cuneo Metromontana Food Metrics Report).
Il progetto mira a mettere in evidenza le diverse peculiarità dei contesti urbani (Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Dronero, Busca, Caraglio e altri ancora) e delle aree interne rurali e montane (valli Vermenagna, Gesso, Stura, Grana, Maira), con l’obiettivo di rafforzare la coesione territoriale. Proprio la dimensione metromontana, con le sue complessità e specificità, è un elemento di innovazione nell’ambito dell’analisi dei sistemi del cibo e delle politiche alimentari. Il Comune di Cuneo, che con il progetto “In Cibo Civitas” ha già un Tavolo sulle politiche locali del cibo a cui partecipano numerosi attori del territorio, avrà un ruolo di coordinamento tra i vari partner operativi. Lvia – Associazione Internazionale Volontari Laici, già ente capofila del progetto “In Cibo civitas”, avrà un importante ruolo di supporto nello sviluppo di reti territoriali, nella comunicazione dei processi e delle attività di progetto. Il partenariato vede inoltre coinvolti Regione, Rete Italiana Politiche Locali del Cibo, Politecnico di Torino, Università Piemonte Orientale, Anci, Ires, Camera di Commercio di Cuneo, Uncem, Slow Food. Il progetto rappresenta una delle prime attività nell’ambito del “Centro interateneo di studi e ricerca sul Cibo sostenibile” promosso dall’Università di Scienze Gastronomiche assieme agli altri tre atenei piemontesi. Lancio il 22 ottobre alle 15 nella Sala Vinaj del Comune a Cuneo.