Dopo il successo dei volumi dedicati ai caffè, alle osterie e trattorie, alle pasticcerie, Confcommercio -Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo ed il Sindacato Macellai Tradizionali Federcarni hanno voluto dedicare una giornata per la consegna di un riconoscimento alle Macellerie storiche della Provincia, traendo spunto dall’ultima fatica editoriale di Adriano Restifo, che ci ha abituato a pagine che offrono al lettore la possibilità di respirare il fascino di queste attività.
“Grazie alla loro esperienza, i Macellai – afferma Giovanni Battista Gallo, presidente del Sindacato Macellai Tradizionali Federcarni-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – sanno scegliere gli animali, selezionare i tagli migliori dedicati alle varie preparazioni gastronomiche, raccontano di tradizioni secolari, sapori che al palato lasciano il segno, un’esperienza gastronomica unica”.
“Alcune Macellerie e Macellai tradizionali sono mete obbligate di un rito emozionale che regala benessere al corpo ed allo spirito e la provincia di Cuneo ne è geloso custode, senza dimenticare il profondo legame tra la carne, la Piemontese in particolare e le eccellenti preparazioni gastronomiche del nostro territorio, un legame indissolubile con la nostra cucina, una tradizione tramandata di padre in figlio, anche se il passaggio generazionale sta incontrando forti difficoltà”.
“Saluto con piacere – interviene Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italiadella provincia di Cuneo – l’organizzazione di questo appuntamento da parte del nostro Sindacato dei Macellai Tradizionali, quale promozione del Territorio e delle peculiarità che caratterizzano le varie zone della nostra provincia”.
“Ringrazio Adriano Restifo per il lavoro enorme svolto per gli amanti della Storia e delle nostre tradizioni”.
“Ringrazio – conclude l’autore Adriano Restifo – Confcommercio della provincia di Cuneo nella persona del suo Presidente Luca Chiapella per la collaborazione continua prestata durante l’impostazione e preparazione dei libri fino ad ora pubblicati, nella speranza che possano costituire una lettura gradevole ed una scoperta dei tesori enogastronomici della Provincia”.