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Quasi 1 milione di euro per Barolo en primeu

Per il Progetto di Fondazione CRC Donare ETS e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani nuovo record: 987 mila euro. In totale 3 milioni e 358 mila euro nelle prime 4 edizioni

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Barolo en primeur cresce ancora: l’asta solidale promossa da Fondazione CRC Donare ETS e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani stabilisce un nuovo record raccogliendo 987 mila € che verranno destinati a finalità benefiche. Dopo i 666 mila € nel 2021, 834 mila € nel 2022 e 877 mila € nel 2023, in quattro anni l’asta arriva così a un risultato complessivo di 3 milioni e 358 mila €.

Sono andati in asta Barolo e Barbaresco della vendemmia 2023: 14 barrique da circa 200 litri di Barolo Vigna Gustava, vinificate dall’enologo Donato Lanati in maniera separata in base alla parcellizzazione della vigna, contraddistinte dal commento del critico enologico di fama mondiale e CEO di Vinous Antonio Galloni e che daranno vita ognuna a 270 bottiglie; e 10 lotti comunali, i quali hanno raccolto sotto il comune di provenienza 1.229 bottiglie donate da oltre 80 cantine del Consorzio, divise tra 938 bottiglie da 0,75 litri, 243 magnum e 48 doppie magnum, per un totale di 1.212 litri; e infine il Tonneau del Presidente da oltre 400 litri, che produrrà 540 bottiglie.

Ormai una dei più prestigiosi e importanti progetti benefici italiani, l’asta di Barolo en primeur si è tenuta al Castello di Grinzane Cavour in collegamento in diretta dalla sede Christie’s di New York e dal 67 Pall Mall  di Londra. Le offerte, proposte anche online sulla piattaforma Auction Collective, sono arrivate dall’Italia, dagli USA e dall’Inghilterra, dal Canada e dalla Cina, tutte battute dal martelletto del direttore di Christie’s Italia Cristiano De Lorenzo.

A questo risultato andrà a sommarsi il ricavato del lotto abbinato alla quindicesima barrique, che verrà battuta il prossimo 10 novembre all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, sempre al Castello di Grinzane Cavour in live streaming con Hong Kong, sarà devoluto a favore della charity internazionale Mother’s Choice, che opera dal 1987 in favore dei bambini orfani e delle giovani madri in difficoltà.

Tutte le bottiglie, rese uniche anche dall’etichetta che riproduce l’opera Broken Token”, dell’artista scozzese di Susan Philipsz, saranno consegnate ai nuovi proprietari quando sarà terminato il tempo di affinamento a tal fine previsto: 38 mesi per il Barolo e 26 mesi per il Barbaresco a decorrere dal 1º novembre dell’anno di produzione delle uve. Il ricavato dell’asta sarà invece subito devoluto ai progetti benefici associati ai lotti, che comprendono il restauro di edifici storici, iniziative culturali, promozione dell’arte, l’educazione dei più giovani, l’aiuto alle persone con disabilità, la ricerca medica, la crescita del sistema welfare, l’assistenza madri in difficoltà. Il ricavato dei lotti comunali andrà invece a sostenere le infrastrutture e l’innovazione didattica della Scuola Enologica di Alba e altri enti locali, così da rinforzare sempre di più il legame con il territorio che produce questo prezioso vino.

La quarta edizione di Barolo en primeur conferma il grande successo di questa iniziativa: non solo per il nuovo record di fondi raccolti, ma soprattutto per il trend di crescita che viene confermato e che, di edizione in edizione,  regala risultati sempre più significativicosì Giuliano Viglione, Presidente di Fondazione Donare ETS. “Il dono chiama il dono, come mi piace dire: uno degli aspetti che rende unico Barolo en primeur è proprio la pluralità dei soggetti che contribuiscono, ottenendo in cambio un vino straordinario, e dei progetti sociali che vengono sostenuti grazie a questi fondi”.

“L’asta solidale di stasera è una vittoria per tutti i produttori delle Langhe” commenta Sergio Germano, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. “Alla quarta edizione, Barolo en primeur si è riuscito ad affermare nel calendario dei filantropi e degli investitori, questi ultimi attratti dalla possibilità di ottenere in anticipo lotti di Barolo e Barbaresco che negli anni aumenteranno di valore. Quest’anno abbiamo consegnato le prime bottiglie di Barolo a chi ha partecipato alla prima edizione dell’asta e di Barbaresco a chi si è aggiudicato la seconda edizione. Ora monitoreremo l’andamento del mercato secondario di queste etichette, perché sta crescendo sempre più la curiosità del settore e siamo certi che il mercato risponderà presente”.