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Sulle tracce di Vittorio De Sica: due serate per celebrare una leggenda

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In occasione del 50° anniversario dalla morte di Vittorio De Sica, deceduto in Francia il 13 novembre 1974, l’Associazione Alec organizza due serate commemorative per celebrare il grande regista e attore, protagonista del neorealismo e figura di spicco nella storia del cinema italiano e internazionale. Gli incontri, arricchiti da contributi audio e video, offriranno una preziosa opportunità per riscoprire il talento poliedrico di De Sica.
Il primo appuntamento, curato da Pier Mario Mignone, si terrà venerdì 25 ottobre alle ore 21, presso la sede dell’associazione in via Vittorio Emanuele II, 30. La seconda serata, in programma per venerdì 8 novembre, sempre alle 21, vedrà la partecipazione speciale di Mauro De Sica, nipote del celebre regista e cittadino albese da alcuni anni.
Mauro De Sica offrirà uno sguardo intimo sulla vita e sulla carriera dello zio, rivelandone alcuni aspetti inediti. “Mio padre, Elmo, fu un consigliere e confidente fondamentale per Vittorio fin dagli anni ’30, – racconta Mauro. – Si occupava degli affari amministrativi, aiutandolo a gestire le complessità del mondo del cinema. Rimase al suo fianco fino alla fine, garantendo stabilità in un contesto professionale spesso complesso.”
Durante la serata dell’8 novembre, Mauro De Sica guiderà il pubblico attraverso un viaggio nella vita e nell’opera del regista, condividendo aneddoti familiari e ricordi personali che arricchiranno la comprensione del genio di Vittorio De Sica.
Vittorio De Sica: il maestro del neorealismo
Vittorio De Sica (1901-1974) ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema, grazie a una carriera straordinaria come attore, regista e sceneggiatore. È uno dei principali esponenti del neorealismo, un movimento cinematografico che ha rivoluzionato il modo di raccontare la realtà sul grande schermo. De Sica ha diretto alcuni dei film più influenti di tutti i tempi, come Sciuscià (1946) e Ladri di biciclette (1948), entrambi premiati con l’Oscar al miglior film straniero. Nel 1960, La ciociara consacrò Sophia Loren come star internazionale, facendole vincere l’Oscar come miglior attrice protagonista. Tra i suoi successi più noti ci sono anche Ieri, oggi, domani (1963) e Il giardino dei Finzi-Contini (1970), che valsero al regista altri due Oscar. Oltre al suo contributo al neorealismo, De Sica fu profondamente legato alla cultura napoletana, che influenzò molte delle sue pellicole, tra cui L’oro di Napoli (1954) e Matrimonio all’italiana (1964). Celebre per la sua ironia e intelligenza, De Sica sapeva affrontare temi anche drammatici con una leggerezza e una profondità che lo resero unico nel panorama cinematografico mondiale.

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