Lunedì 21 ottobre scorso, presso il Palazzo Mathis di Bra, si è tenuto l’evento “Toponomastica femminile, come riconoscere il contributo delle donne negli spazi pubblici delle città,” organizzato da Terziario Donna Confcommercio. L’evento è stato introdotto dal Sindaco di Bra, Giovanni Fogliato e dal Direttore della Confcommercio di Bra, Luigi Barbero, che hanno sottolineato l’importanza di ricordare e celebrare le personalità femminili attraverso la denominazione degli spazi pubblici.
Durante l’evento è stato intitolato un giardino della città di Bra alla Prof.ssa Marisa Robella, ex preside della scuola Dalla Chiesa e poi alla Craveri, fino alla sua prematura scomparsa nel 1999. Un omaggio sentito e doveroso a una figura che ha dato tanto alla comunità educativa locale.
La Dr.ssa Loretta Junk, referente per il Piemonte di Toponomastica Femminile ed esperta nella Commissione Toponomastica di Torino, ha introdotto la problematica della scarsa visibilità delle donne nella toponomastica delle nostre città “… attualmente, solo il 3% – 5% dei nomi presenti nei luoghi pubblici è dedicato a figure femminili. Un dato che pone l’accento su una disparità ancora evidente e che necessita di essere colmata. L’obiettivo a lungo termine è quello di aumentare significativamente questa percentuale, rendendo omaggio alle donne che hanno contribuito in maniera straordinaria alla nostra società”.
La discussione ha permesso di spostare il nostro sguardo su un futuro in cui le donne possano finalmente essere ricordate al pari degli uomini nella memoria collettiva. È emersa la necessità di un cambiamento culturale che riconosca e valorizzi i contributi femminili in tutti i campi.
Inoltre, si è parlato della straordinaria importanza delle singole personalità nell’ambito della toponomastica. “Spesso quando si pensa all’impresa” precisa la Dr.ssa Stefania Doglioli, responsabile DE&I di UPPERDECK, “l’immagine che emerge è quella di una fabbrica anonima fatta di mattoni, con una ciminiera e fumo che sale. Una visione che non tiene conto delle persone che animano questi luoghi: donne, uomini, madri, figlie, letterate con mille interessi e mille declinazioni della propria identità”.
L’evento ha cercato di stimolare una riflessione su come sia necessario iniziare a pensare all’impresa non solo come a un simbolo fatto di mattoni, ma come a un luogo pulsante di cuori e anime. Un luogo animato da persone con storie, esperienze e contributi unici che meritano di essere ricordati e celebrati.
Questa giornata è stata parte di un più ampio progetto itinerante, SII CAMBIAMENTO – Quando l’Impresa fa cultura, promosso e gestito dal Terziario Donna Confcommercio Cuneo. “Terziario Donna” come afferma la Presidente Luciana Bonetto “vuole essere non solo uno strumento di cambiamento concreto, ma anche una rete di supporto per tutte le donne che ogni giorno lavorano con determinazione e passione, cercando di costruire un futuro migliore per loro stesse e per le generazioni che verranno. Il nostro obiettivo, quindi, è duplice: da una parte, vogliamo lavorare alla costruzione di una cultura di genere che sostenga le donne nell’accesso alle loro carriere imprenditoriali e professionali; dall’altra, l’impegno in un’attività costante di prevenzione, con iniziative che puntano a sensibilizzare le persone su tematiche cruciali.”