Riccardo Garelli: cronaca di un giorno lungo 100 anni, con gli amici di sempre

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Una celebrazione?
Diciamo più “una riunione tra amici”, attorno ad una persona speciale: un modo per dire “grazie”, in modo sincero, a chi, in cento anni tondi tondi di vita, ha saputo dare molto alla realtà umana circostante. E l’ha resa più preziosa, semplicemente nel suo essere farmacista, volontario, amministratore locale: nel proprio essere Riccardo Garelli, unico, e grande.
La mattinata di sabato 26 ottobre, consumata nella Sala Consiliare del municipio di Canale, è stata tutto questo: un istante lungo, ma paradossalmente capace di scorrere rapido, nei tanti pensieri espressi in questo evento fortemente voluto -e ben condotto- dal sindaco Enrico Faccenda. Riccardo Garelli, accolto dal numeroso pubblico intervenuto, si è seduto sullo scranno di consigliere che è stato “suo” per anni: trovando vicino a sé il medesimo primo cittadino, i figli Giorgio e Angiola che hanno seguito le sue orme professionali e la stessa indole positiva, la propria famiglia, e molte figure che h anno compiuto con lui passi significativi, diversi, e tutti importanti del suo cammino lungo un secolo.
E se non sono mancati i saluti “in remoto” del Governatore regionale Alberto Cirio (impegnato a Singapore, ma pronto a lasciare un bel videomessaggio) e del senatore emerito Marco Perosino (nelle stesse ore presente al lago d’Iseo, per la conferenza nazionale Anpci), nell’agile susseguirsi degli interventi e omaggi tenuti “in carne e ossa” ci sono state emozioni molto marcate. Dai più giovani (come Simone Manzone, neo consigliere provinciale oltre che sindaco di Guarene), a chi tuttora condivide con Riccardo il mestiere e il piglio giusto, come Tino Cornaglia, farmacista e presidente di Banca d’Alba («Grazie Maestro, perché hai saputo portare il farmaco a tutti, nei tempi più rapidi possibili», le sue parole), e la dottoressa Enrica Bianchi, presidente provinciale dell’Ordine dei Farmacisti cui Garelli è componente tuttora effettivo.
Rimarchevole il saluto di Ferruccio Dardanello, che dal ’93 è presidente della Camera di Commercio di Cuneo («Riccardo è stato un profeta del commercio solidale»), e che con il ragionier Giuliano Viglione di Aca ha voluti ripetere la consegna del sigillo d’oro di Confcommercio, già avvenuta alcuni anni fa ai 50 anni di professione, e presentato sotto forma di aquila in diamante: così come la sorta di lectio magistralis di Giovanni Quaglia, già a capo della Provincia di Cuneo, e Fondazione Crc, il quale -citando Kierkegaard- ha detto: «“La vita può essere capita solo all’indietro, ma va vissuta in avanti”: la tua identità sta nelle grandi relazioni che tu hai avuto sul territorio, dialogando, confrontandosi, imparando continuamente».
I ruoli di esponente “forte” della politica, negli anni di militanza concreta e “di servizio” nella Democrazia Cristiana di Riccardo Garelli, sono stati evidenziati dal senatore Giovanni Monchiero
(«Sei sempre staro un punto di riferimento molto positivo per tutti noi. Dicono che la vecchiaia sia una malattia: tu oggi sei qua a smentirlo») e dall’onorevole Ettore Paganelli, a sua volta già senatore, Sottosegretario e in passato sindaco di Alba: «Qui parlo però a titolo di amico, e spinto dalla riconoscenza. Se seguissimo di più i valori indicati dalla Dc, il Paese andrebbe meglio».
La politica come segno di partecipazione tangibile, la politica espressa dalle sale del municipio, in prima persona, mettendoci la faccia e l’impronta: la politica di amministratove civico delineata 
dall’ex sindaco Emilio Barbero, di cui Riccardo fu Assessore: «Ricordo ancora l’ottobre 1984, il periodo in cui decidemmo di fare una lista civica poi vincente nella primavera dell’anno successivo. E tu eri lì, con Ilario Ambrosio: e quella sedia su cui sei seduto oggi te la sei meritata, mi hai dato il grande insegnamento, siamo stati eletti per amministrare, al di là del colore politico, dal momento che rappresentavamo pressoché tutto l’arco costituzionale». Da Barbero a Silvio Beoletto, che ha vestito la fascia tricolore per dieci anni intensi: e che ha citato il contesto in cui conobbe Riccardo, 60 anni fa, quando arrivò a Canale per sostituire il leggendario medico Appendino. Fu subito amicizia, «poi rafforzata con la creazione del Lions Club a Canale, realtà nata con l’intento di fare bene per la gente, e di cui fu sin da subito la nostra guida».
Dante Faccenda, dalla sua, ha delinea il contesto “partigiano” in cui operò Riccardo (giunto alla cerimonia con indosso il fazzoletto azzurro degli Autonomi), nel periodo della Resistenza: «in cui lui, sin da giovanissimo, respirò l’aria di antifascismo».
Riccardo Garelli, uomo di Fede: una visione esaltata dagli interventi del parroco Don Eligio Mantovani (che gli ha pubblicamente donato una copia del suo certificato di battesimo) e di don Angelo Conterno, memorabile leader della comunità cristiana canalese per molti anni: «Rammento ancora il trio composto da Pietro Cauda, Andrea Monchiero e Riccardo Garelli, conosciuti ad Altavilla. Persone capaci di donare idee». Ma anche un Riccardo Garelli in grado di donare tempo, passione e competenze in ambiti speciali, come il servizio volontario prestato a Lourdes, nell’Azione Cattolica, e nello sport: da lì, gli interventi cerimoniali portati da Patrizia Ferrero (Azione Cattolica di Alba), Sandro Cabutto e Giovanni Tarasco (Unitalsi) e Marco Faccenda, che da capo della Pallonistica Canalese ha suggellato il rapporto tra il centenario festeggiato e il “balòn”, conferendogli il ruolo di presidente onorario del sodalizio.
E il protagonista di questo giorno? Sereno, solido, concreto come ogni giorno: e pronto, come ogni volta, a lasciare segni e messaggi notevoli e mai banali: come ad esempio «Prendete le medicine, poche, e solo se necessario. Sono felice di essere arrivato a questo traguardo soprattutto con l’integrità “in testa”, tutto il resto si aggiusta, ma questo aspetto è fondamentale. E io ringrazio tutti voi per queste sensazioni, che non sono sicuro di meritare».
Meritatissime, invece, secondo i presenti: secondo tutti. Ancora auguri, dottor Garelli!