Amitiè sans Frontières 30 anni di beneficenza

Il Club service astigiano ha organizzato a Palazzo Alfieri un compleanno speciale con 100 invitati e raccolto fondi per l’Ama e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite a sostegno dei bimbi del Sudan

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Palazzo Alfieri per la prima volta ha aperto le porte ad “Ami­tiè sans Fron­tiè­­res”, il Club service astigiano che per festeggiare il suo trentesimo compleanno ha organizzato proprio in una delle sontuose sale del palazzo, dimora storica del celebre poeta e trageda astigiano l’evento che ha ospitato oltre 100 invitati intervenuti a celebrare un traguardo particolarmente importante nel campo della beneficenza, sia sul territorio che al di fuori dei confini locali.
Accolti dal Gruppo dei Musici e delle chiarine del rione Cattedrale (sede del Palazzo) e da figuranti in costume mediovale, erano presenti oltre al Prefetto e al Sindaco, la presidente fondatrice del Club astigiano, Paola Massi­mel­li Gio­van­nini che, insieme ai soci fondatori e all’attuale Presi­den­te, Loretta Pe­retti Rosso ha ricordato le tappe principali del Club e alcuni dei service più significativi realizzati in tutti questi anni. Solo per citarne alcuni, dai meno recenti a quelli degli ultimi anni si annoverano: l’assistenza e il supporto economico agli studi (dalle medie fino a conclusione delle superiori) per una ragazza di una famiglia particolarmente disagiata, il service a favore della Casa Accoglienza Cascina Gasera, l’acquisto di apparecchiature d’urgenza per il Pronto Soccorso dell’Ospe­da­le di Asti, i contributi alla Lega Tumori, all’Associazione Scle­rosi Laterale Amiotrofica (Aisla) sezione di Asti e ai progetti condivisi con l’Asso­cia­zione Alzhei­mer di Asti, la donazione per l’assistenza familiare di pa­zien­ti indigenti, il supporto economico per l’emergenza Covid e per la guerra in Ucraina, la raccolta fondi per la Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio finalizzata all’acquisto di una colonna laparoscopica per l’Ospedale Cardinal Massaia.
E la “mission” della beneficenza non è mancata neppure in quest’ultima occasione, in quanto il ricavato dell’evento è stato devoluto, sul territorio locale, alla professoressa Paola Bombaci, presidente dell’As­so­cia­zione di promozione so­cia­le Ama (Associazione Mis­sione Autismo) e a livello in­ter­­nazionale, secondo gli ob­biettivi dell’Alto Commis­sa­ria­to delle Nazioni Unite, per li soccorso ai bambini del Sudan.
Parole di elogio per il lavoro svolto dal Club astigiano sono state spese sia dalla presidente internazionale Asf, M.me Valèrie Von Bredow che ha portato i saluti della pre­si­dente onoraria, M.me Regine Vardon West, fondatrice del Club a Monaco-Montecarlo nel 1991, sia dal presidente nazionale Asf, Alessandro Mano.
Come di consueto, intrattenimento e musica hanno allietato la cena sapientemente proposta e cucinata dagli allievi della scuola alberghiera di Asti.