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Barolo en Primeur da record con quasi un milione di euro

L’asta solidale a quota 987.000 in attesa della 15esima barrique il 10 novembre

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Solidarietà, intrattenimento e promozione: c’erano tutti questi ­in­­­­gredienti nella serata al castello di Grinzane Cavour, cornice di Barolo en Primeur, l’a­sta solidale promossa da Fon­dazione Crc Donare Ets e Fon­da­zione Cassa di Risparmio di Cu­neo in collaborazione con il Con­sorzio di Tutela Barolo Bar­ba­resco Alba Langhe e Dogliani. Ma l’ingrediente principale è stato quello del nuovo record, la raccolta di 987mila euro che saranno destinati a finalità be­nefiche. Numeri notevoli: un an­no fa furono 877mila, la cifra totale dopo quattro anni d’asta ammonta a 3 milioni e 358mila euro.
Ad essere battute dal martelletto del direttore di Christie’s Italia, Cristiano De Lorenzo, le 14 barrique di Barolo della vendemmia 2023, circa 200 litri di Barolo Vigna Gustava, vinificate dall’enologo Donato Lanati in maniera separata in base alla parcellizzazione della vigna, contraddistinte dal commento del critico enologico di fama mondiale e ceo di Vinous Antonio Galloni e che daranno vita ognuna a 270 bottiglie. E poi 10 lotti comunali, per 1.229 bottiglie donate da oltre 80 cantine del Consorzio, divise tra 938 bottiglie da 0,75 litri, 243 magnum e 48 doppie magnum, per un totale di 1.212 litri; infine il Tonneau del Pre­si­dente da oltre 400 litri, che produrrà 540 bottiglie.
Madrina dell’evento, presentato con la consueta brillantezza da Va­leria Ciardiello, è stata Evelina Christillin che ha invitato tutti – oltre l’asta – a fare squadra per la candidatura di Cuneo capitale del libro 2025. Erano inoltre collegate in diretta la sede Christie’s di New York e Londra, dal 67 Pall Mall. Le offerte, proposte anche online sulla piattaforma Auction Col­lective, sono arrivate da Italia, Usa, Inghilterra, Canada e Cina.
Al risultato finale va aggiunto il ricavato del lotto abbinato alla quindicesima barrique, che verrà battuta il 10 novembre all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Al­ba, sempre al Castello di Grin­zane Cavour, in live streaming con Hong Kong: la somma sarà devoluta a favore della charity internazionale Mother’s Choice, che opera dal 1987 in favore dei bambini orfani e di giovani ma­dri in difficoltà. Tutte le bottiglie, re­se uniche dall’etichetta che riproduce l’opera “Broken Token”, dell’artista scozzese di Susan Philipsz (la metà di una moneta spezzata era lasciata dalle mam­me dei bambini consegnati all’orfanotrofio per un possibile ricongiungimento), saranno con­segnate ai nuo­vi proprietari quando sarà terminato il tempo di affinamento: 38 mesi per il Barolo e 26 mesi per il Barbare­sco a decorrere dal 1º novembre dell’anno di produzione delle uve. Il ricavato dell’asta sarà invece subito devoluto ai progetti associati ai lotti: per il restauro di edifici storici, iniziative culturali, pro­mozione dell’arte, educazione dei più giovani, aiuto alle persone con disabilità, ricerca medica, crescita del sistema welfare, assistenza. Il ri­cavato dei lotti comunali andrà invece a sostenere interventi infrastrutturali e innovazione didattica della Scuola Enologica di Alba e altri enti sul territorio.
Il bilancio di Giuliano Viglione, presidente di Fondazione Don­a­re Ets: «La quarta edizione conferma il grande successo di questa iniziativa: non solo per il nuovo record di fondi raccolti, ma so­prattutto per il trend di crescita che regala risultati sempre più significativi. Il dono chiama il do­no, come mi piace dire: uno degli aspetti che rende unica Barolo en Primeur è la pluralità dei soggetti che contribuiscono, ottenendo in cambio un vino straordinario, e dei progetti sociali che vengono sostenuti grazie a questi fondi». Secondo Sergio Germa­no, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, «l’asta solidale è una vit­toria per tutti i produttori delle Langhe. Alla quarta edizione, si conferma nel ca­len­da­rio dei filantropi e degli investitori, questi ultimi attratti dalla possibilità di ottenere in anticipo lotti di Barolo e Bar­bare­sco che negli anni aumenteranno di valore. Que­st’anno abbiamo consegnato le prime bottiglie di Barolo a chi ha partecipato alla prima edizione dell’asta e di Barbaresco a chi si è aggiudicato la seconda. Ora monitoreremo l’andamento del mer­cato secondario di queste eti­chette, perché sta crescendo sempre più la curiosità del settore e siamo certi che il mercato risponderà presente». A comunicare la cifra raccolta dall’asta è stato Mauro Gola, presidente di Fondazione Crc.