“Un piccolo, ma doveroso gesto”. Così il sindaco Claudio Bogetti giovedì 30 ottobre, ha dato il via al ricordo dei Fratelli Bogetti.
Nel maggio 1997 l’allora Amministrazione decise di intitolare ai Fratelli Bogetti una via di Cherasco. L’indicazione però recava solo la scritta “Via Fratelli Bogetti”. L’Anpi Alba-Bra ha chiesto di integrare la scritta con il nome dei quattro ragazzi, richiesta subito accolta. Giovedì è stata la sorella dei Bogetti, Anna, a scoprire la nuova indicazione che reca i nomi: Giuseppe, Angelo, Camillo e Aurelio.
Giuseppe, Angelo e Camillo erano alpini e risultano dispersi, due sul fronte russo, l’altro su quello greco-albanese. Aurelio, classe 1925, era un partigiano della XII Divisione Bra e fu tra i fucilati a Cerequio di La Morra il 29 agosto 1944.
Il sindaco ha sottolineato il dramma vissuto dalla famiglia Bogetti che si è vista “portare via” ben quattro figli, tutti giovani. Ha ricordato l’ultima lettera di Angelo, quando dalla Russia scriveva alla madre: “scrive che sta bene, che lo trattano bene, ma leggendo tra le righe, soprattutto al termine della missiva, è chiaro che quelle parole erano solo per tranquillizzare la famiglia. Non stava affatto così bene come voleva far credere ai familiari rimasti nella casa di via Giardinieri a Cherasco. Chiedeva di pregare per il suo e quello dei fratelli ritorno a casa”. Il primo cittadino ha poi continuato con una proposta per rendere ancora più indelebile il ricordo dei fratelli Bogetti: «Adesso che abbiamo individuato la casa da cui sono partiti questi ragazzi e a cui non hanno fatto più ritorno, è nostra intenzione apporre una targa in loro ricordo proprio sul muro dell’abitazione».
A ricordare il dramma dei dispersi è stato anche il presidente della sezione Alba Bra dell’Anpi, Michele Cauda, che ha sottolineato i tanti, troppi giovani che non hanno fatto ritorno alle loro famiglie, alle loro case: «La guerra non uccide solo con le armi. Tutti i dispersi non sono morti per un colpo di fucile, hanno sofferto, sono morti in condizioni davvero drammatiche, disumane».
Ha poi preso la parola Luciano Bellunato, dell’Anpi Alba Bra che ha precisato: «Questo non è un piccolo gesto. Apporre questi nomi significa aggiungere un altro pezzo di storia».
Sul dramma della guerra si è soffermato il parroco di Cherasco, don Filippo Torterolo.
Presenti alla cerimonia anche tanti alpini, la sorella dei Bogetti, Anna, con parte della famiglia, il comandante della stazione Carabinieri di Cherasco, luogotenente Giuseppe Sallustio, la protezione civile, il comm. Giancarlo Ciberti che ha guidato la cerimonia, le associazioni d’arma e tanti rappresentanti dell’Anpi Alba-Bra.