In questo periodo dell’anno, la zucca si conferma regina dell’autunno, protagonista indiscussa delle tavole e delle celebrazioni di Halloween, grazie ai suoi colori vivaci che spaziano dall’arancione al giallo fino al verde. Nonostante le condizioni climatiche non sempre favorevoli nel corso dell’annata, che hanno causato un crollo del 25% della produzione nazionale, la Granda ha saputo preservare la stabilità produttiva, con oltre 300 aziende coinvolte e una produzione di circa 8.000 quintali.
La zucca è ricca di antociani e sostanze antiossidanti ed è nota per le sue qualità organolettiche, che si riflettono nelle numerose ricette proposte in questi giorni dai cuochi contadini negli agriturismi cuneesi di Campagna Amica, come la millefoglie di zucca e funghi, una saporita farinata di zucca, le insolite “cujette” di zucca e la golosa “turta ‘d cusa”.
Nonostante la produzione cuneese di zucche si sia mantenuta su livelli soddisfacenti, il calo in altre Regioni d’Italia ha portato all’incremento delle importazioni di zucche dall’estero, che nei primi sette mesi dell’anno sono cresciute del 38%, raggiungendo un totale di 15 milioni di chili, di cui circa due terzi provenienti dall’Africa. Ciò implica che molti dei prodotti importati possano essere coltivati con sostanze non consentite in Europa, a scapito della sicurezza alimentare.
Oggi l’indicazione dell’origine è obbligatoria solo sulle zucche fresche intere, non sulle zucche tagliate o trasformate (come nelle zuppe o nei semi): ciò rende difficile per i consumatori – evidenzia Coldiretti Cuneo – individuare l’autentico prodotto italiano. Coldiretti raccomanda quindi di acquistare zucche direttamente presso gli agricoltori di Campagna Amica per garantirsi qualità e tracciabilità.
“Proseguiamo la nostra battaglia per l’origine in etichetta di tutti i cibi in commercio in Europa: nei nostri Uffici, nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica, ma anche online, continua la raccolta firme per ottenere una legge di iniziativa popolare che porti l’Unione europea a cambiare strada sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola, con l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo esteso a tutti gli alimenti in commercio” dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.
“Abbiamo sinora raccolto 300.000 firme, l’obiettivo è raggiungere quota 1 milione di firme per dire basta ai cibi importati e spacciati per nazionali e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori” afferma il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.