Un risultato straordinario, cosi il direttore provinciale di Cia Agricoltori italiani di Cuneo, Igor Varrone, definisce l’esito della seconda edizione del Festival dei Formaggi Piemontesi, realizzato dall’Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi (Onaf) e conclusosi domenica scorsa con la cerimonia di premiazione al Palazzo Taffini di Savigliano.
Quest’anno sono stati presentati ben 207 formaggi, provenienti da 65 aziende. Tra queste, ben 46 hanno ricevuto almeno una medaglia tra quelle attribuite ai primi tre classificati di ognuna delle 27 diverse categorie (nel 2023 le categorie erano state 19).
«Siamo orgogliosi dei numerosi premi ottenuti dalle aziende agricole del nostro territorio – commenta Igor Varrone -, parliamo di realtà che hanno saputo trasformare in punti di forza delle situazioni spesso considerate di debolezza, specie quando si tratta di imprese in montagna e piccole aziende a conduzione familiare. E’ una rivincita che passa dai giovani, che dimostra come l’agricoltura sappia offrire opportunità importanti e prospettive di lavoro appassionanti e gratificanti. I formaggi sono la sintesi di processi produttivi con radici secolari, caratterizzati da capacità professionali, tradizioni allevatoriali e qualità di pascolo uniche e irripetibili. Una strada che premia chi sa lavorare con scienza, coscienza e amore per l’ambiente e gli animali».
In particolare, il direttore Varrone e il presidente provinciale di Cia Agricoltori italiani di Cuneo, Claudio Conterno, si sono complimentati con il coordinatore del Festival, Pier Angelo Battaglino e con le tre aziende agricole loro associate salite sul podio delle prime classificate: l’azienda agricola di Ilaria e Chiara Ichino “La capanna” di Busca, che ha conquistato ben quattro medaglie su cinque formaggi in gara (medaglia d’oro e medaglia d’argento nella categoria Formaggi freschi di capra presamici, rispettivamente con “Stracchino” e “Capannotta”, medaglia d’argento nella categoria Blu di Cuneo di capra e medaglia di bronzo nella categoria Formaggi freschi di capra lattici, con la “Robiola di Busca”), l’azienda agricola Valliera di Castemagno, medaglia d’oro nella categoria Castelmagno Dop, con “Castelmagno Dop d’alpeggio” e la cooperativa agricola “La Poiana Valle Grana” di Pradleves, medaglia d’oro nella categoria Formaggi semiduri e duri di pecora, con “Testun di pecora” e medaglia d’oro nella categoria Formaggi semiduri a latte misto, con “Pagnotta del pastore”.
Oltre 60 giudici, organizzati in 12 commissioni, hanno degustato e valutato in media 16 formaggi ciascuno, confermando la qualità straordinaria delle produzioni: il 65% dei formaggi ha raggiunto un punteggio di almeno 75 punti su 100, dato che riflette l’elevata competenza e la dedizione dei produttori.
Tra i formaggi in gara si è riscontrata una crescente incidenza di quelli prodotti con latte caprino in purezza. Per ciascun formaggio i giudici hanno redatto una scheda descrittiva destinata all’azienda produttrice.