La sede dell’ATL del Cuneese ha ospitato nel pomeriggio odierno la presentazione di due importanti mostre che si terranno in importanti location dei territori di Busca e Cherasco nel periodo invernale.
Si tratta di “Arte e carità, dal patrimonio delle confraternite ai capolavori moderni e contemporanei”, che si terrà a Casa Francotto a Busca dal 16 novembre 2024 al 9 febbraio 2025, e di “Emanuele Luzzati tra fiaba e fantasia”, aperta nella cornice di Palazzo Salmatoris di Cherasco il 1° novembre, con inaugurazione prevista per questo sabato e allestita fino al 23 febbraio 2025.
La presentazione ha visto la presenza dei due primi cittadini, Ezio Donadio per Busca e Claudio Bogetti per Cherasco, di membri delle loro giunte e amministrazioni con delega alla cultura, dell’assessore regionale Marco Gallo, e dei curatori delle due mostre, Cinzia Tesio (responsabile di entrambe) e di Bruno Raspini (per quanto concerne quella di Busca).
La mostra “Arte e carità” è un importante evento espositivo che va dal globale, con capolavori moderni e contemporanei, al locale con testimonianze delle opere di carità della città di Busca che hanno oltre 700 anni di storia. La rassegna vuole approfondire il tema della Carità, grazie al linguaggio universale dell’arte, analizzato nei suoi aspetti più profondi: dal valore della Madre alla conoscenza, dalla creazione, alla catarsi, dalla sofferenza all’amore, all’aiuto verso gli altri e in particolare i più fragili.
Con questa esposizione la città di Cherasco vuole rendere omaggio ad un artista poliedrico dalla fantasia inesauribile. È stato, prima di tutto, un uomo disponibile e gentile, semplice e generoso e poi un inventore di immagini unico nel suo genere.
Nel suo lungo percorso creativo realizza costumi e scenografie teatrali, film di animazione e illustrazioni di libri per bambini e non solo, decorazioni di interni a progettazione di parchi, arredi per chiese, pannelli in tessuto. Nell’ambito di queste creazioni ha fatto uso di svariati materiali, quelli che erano più rispondenti alle sue esigenze creative, dal legno alla stoffa, dalla carta colorata alla fotocopia, dai colori a pastello a quelli a cera, dal Pizzo ricamato al foglio di legno. Ma è soprattutto con la carta e le forbici che si è espresso dando il meglio di sé, ottenendo dei risultati di grande qualità e poesia, invenzione e armonia, sempre rispondenti alle richieste, ma soprattutto alla sua istintiva è sconfinata creatività.
Nonostante le due mostre siano molto diverse fra loro ed affrontino tematiche molto differenti, le due città hanno hanno deciso per l’ennesima volta di unirsi, al fine di creare una collaborazione nel nome della cultura: si tratta di un aspetto molto importante per entrambe le realtà ed entrambe le amministrazioni, le quali hanno deciso di puntare con forza sui loro patrimoni artistici, culturali e paesaggistici per offrire ai turisti proposte magari non troppo articolate nel territorio cuneese a tutto tondo, ma certamente in grado di attrarre con la loro qualità.
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