La scorsa settimana, nell’ambito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, è stato riproposto l’evento “Sostenibilità incrociate”, questa volta in una veste completamente rinnovata che ha coinvolto chef e artisti ed è culminata in un inedito spettacolo orchestrato dal curatore gastronomico Paolo Vizzari in collaborazione con Samuel Romano (il frontman dei Subsonica) e lo chef Diego Rossi.
La due giorni si è sviluppata prima di tutto con un Convegno organizzato dal Centro Nazionale Studi Tartufo dal titolo “Forza e fragilità della filiera del Tuber magnatum pico”, incentrato su “Ricerche e buone pratiche, insieme alla Comunità della Cerca e cavatura del Tartufo in Italia”.
Il giorno dopo, presso la Chiesa di San Domenico, c’è stata l’inaugurazione della mostra “From stone to spoon”, un’installazione artistica studiata e ideata da Wooding Wild Food Lab per celebrare l’evoluzione della storia del cibo. La Chiesa di San Domenico ha inoltre ospitato un panel guidato dal curatore gastronomico Paolo Vizzari con Valeria Mosca (antropologa culturale, esperta di etnobotanica, guida escursionistica, ricercatrice e ambientalista), la Fondazione Cotarella (che promuove e sostiene stili di vita, abitudini, studi e cure improntate a un’alimentazione sana ed equilibrata e in sintonia con la Natura), l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che ha lanciato l’appello per l’educazione alimentare obbligatoria nelle scuole.
L’idea è sempre quella di creare una rete, partendo dall’ambito della ristorazione e dai prodotti agroalimentari d’eccellenza, i più vicini alle abituali attività della Fiera. Si coinvolgono così mondi diversi, ciascuno dei quali negli ultimi anni ha visto insorgere una rivoluzione umanitaria e morale senza precedenti, qualcosa che lascia oggi una scia positiva di intenzioni e direzioni in grado di far sperare in un futuro migliore. Il risultato è quello di arrivare a una contaminazione con tanti ambiti tra loro non sempre comunicanti come l’alta finanza, il mondo dell’innovazione digitale, l’artigianato d’eccellenza e l’alta moda, l’arte e la musica, il design e la cultura. Tutte realtà che ruotano intorno e spesso si intersecano con l’universo della cucina d’autore.
Gli appuntamenti di “Sostenibilità incrociate” sono infine culminati con la serata al Teatro Sociale G. Busca dove Samuel Romano – da sempre attento ai temi ambientali – accompagnato da un amico chef, quel Diego Rossi che con il suo Trippa ha sconvolto clamorosamente la scena ristorativa di Milano (e non solo), hanno condiviso il palco mettendosi a lavorare in contemporanea, e ispirandosi a vicenda, hanno cercato di esplorare i punti di contatto dei diversi meccanismi creativi. In questo viaggio sono stati appunto accompagnati dall’amico narratore gastronomico Paolo Vizzari. Sperimentazione in tempo reale, un viaggio capace di abbattere le barriere e creare nuove connessioni. Uno spazio di esplorazione dove l’arte si trasforma in corso d’opera mescolando suoni e sapori in un’armonia vibrante. Proprio come Power of Love fa brillare l’intensità dei sentimenti, anche questa serata ha dimostrato che la creatività fiorisce quando si uniscono passioni e talenti diversi. Una ricetta semplice ed efficace, capace di portare a grandi e spesso inaspettati risultati.
Gli chef e gli artisti mettono in circolo talenti e passione
“Sostenibilità incrociate”, il resoconto della due giorni di eventi dalla Chiesa di San Domenico al Teatro Sociale