E’ piena realtà, tra premesse di assoluto rilievo e motivazioni forti, il Bni “Via del Sale”: nuovo, e intraprendente Capitolo di Bni International, la più grande organizzazione mondiale di marketing referenziale, fondata nel 1985, e ramificata in tutto il mondo, con oltre 22 milioni di membri distribuiti nei differenti Continenti, e circa 23 miliardi di dollari generati in termini di affari conclusi.
L’atto ufficiale di questo progetto imprenditoriale, volto a mettere in collegamento gli imprenditori sulla fascia commerciale tra Alba, Langhe, Savona e Riviere Liguri, si è tenuto nella mattinata di venerdì 8 novembre presso il Gold Club di Cherasco: alla presenza di Marco Voglino (Ambassador Bni Piemonte Sud Alessandria e Riviere Liguri, informatico) e di Antonio Dovetta, il quale -nella sua veste di segretario del Club ospitante- ha fatto gli onori di casa di fronte ad una numerosa e vivace platea: sottolineando come la rete Bni possa portare valore aggiunto anche al circolo, ed auspicando -le ragioni e il tessuto umano e sportivo non mancano- l’indizione di una gara tra i componenti, già nel 2025. Dalla sua, lo stesso Voglino ha evidenziato l’importanza di fare rete, e di crescere reciprocamente, nello spirito di una grande famiglia. «Non si è soli, con Bni, in Bni».
L’evento è stato ottimamente condotto dall’Assistant Director Marco Franceschini e dalla direttrice Marina Gambera. Il primo ha tracciato la genesi dell’operazione: «Oggi è l’inizio di un grande progetto: l’idea di questo legame tra Piemonte e Liguria era nata dall’assaggio di un piatto di “anciue al verd” con nocciole, la sintesi del rapporto esistente tra i territori della “Via del Sale”. Perché, allora, non trasformare questa tradizione in una rete commerciale, non solamente “local”?».
Quindi: «E’ un “contenitore”, è la cultura della collaborazione sul territorio. Non è una torta da cui prendere un pezzo, è un condividere in cui il tavolo non rimane mai vuoto. E qui c’è la possibilità di coniugare due territori magnifici come le nostre due Regioni».
Così Marina Gambera: «Qual è lo scopo, la mission? Aiutare i membri ad aumentare il proprio business, tramite un programma basato sul marketing referenziale strategico, positivo e professionale, a partire dalle emozioni. Si crea un sistema che permetta di sviluppare relazioni significative a lungo termine con imprenditori e professionisti di qualità. I rapporti creano la “squadra” che permette di raggiungere i nostri obiettivi».
L’ispirazione è significativa: «La filosofia è quella di metterci a disposizione, con le nostre competenze, e con il piacere di aiutarci, in cambio di un semplice “grazie”. Il primo passo per ricevere è dare agli altri: creare valore per il prossimo. Bni ha più a che fare con l’agricoltura che con la caccia: si coltiva, tra tradizione e innovazione, senso di responsabilità e di riconoscimento, di desiderio di apprendimento continuo, ma anche divertimento. Il nostro obiettivo è quello di passare da un’economia competitiva all’economia collaborativa, nel segno del “Givers Gain”, della frase “Come posso aiutarti?”».
Non sono mancate le menzioni per Marco Mandrile, che coordina i diversi “Capitoli” di cui si compone il Piemonte, e per lo stesso Ivan Misner, fondatore e presidente del Bni International.
Il funzionamento è quello “canonico” di questo circuito, ben espresso dai conduttori della mattinata: «All’interno di ogni Capitolo, che agisce come squadre che si “riuniscono” per aumentare il proprio giro di affari grazie allo scambio strutturato di referenze, è ammesso un solo rappresentante per ogni specializzazione professionale geolocalizzata. Si cerca l’eccellenza in ogni ambito, chi è effettivamente specializzato in un settore: non, al contrario, chi è capace di fare tutto.
Il Capitolo “Via del Sale” parte con 20 membri effettivi, “padri fondatori”».
E così che, durante il meeting si è innescato, in sala, il meccanismo dello “scopri chi c’è nella stanza” in cinque minuti, un rapido modo di conoscenza “a tempo”, ognuno con la propria scatola vuota, da colmare di biglietti da visita degli altri convenuti, e da far colmare con il proprio.
E’ una pratica che richiede una buona dose di empatia, non è solo l’istinto di “vendersi”: quanto si può raccontare di sé in dieci secondi, sapendo che dopo verranno altrettanti secondi, finché non suona la sirena che chiude il gioco? In quel momento cerchi di acchiappare il vicino, o di venire agganciato da chi ti cercherà? E’ questo il bello della vicenda: lasciarsi avvicinare, per dare una ragione ed un motivo allo stesso fatto di essere lì. Mai preda: probabilmente, da lì in avanti, “amico”. Come cantavano i Queen: “Play the game”, gioca anche tu.
C’è stato modo, così, di presentare il primo presidente: Luca Bucchianica, consulente di marketing e comunicazione con l’agenzia “Punto a capo” attiva a Londra, New York e Singapore, originario di Albissola. «E’ una sfida, un modo per confrontarci in un fantastico territorio, in cui si è parlato di business ma si è trovato anche il modo di godere del piacere di stare insieme. I progetti stanno già partendo, in modo energetico».
Lo hanno seguito, nell’agile serie di interventi, alcuni membri del team direttivo: Ivano Serra, vice presidente, co-fondatore dello Studio Immobiliare H11 di Mondovì. («Bni è la strada giusta per creare connessioni»), Paolo Veglia (agente immobiliare), Luisa Ghivarello (dottoressa biologa nutrizionista), Ermanno Garbarino (professionista nel settore delle ceramiche e nei sanitari), Eros Bruno (Gmt Project – Energie Rinnovabili), Antonio Marotta (Stone Safety Spa), Maria Piera Lepori, (consulente patrimoniale Fideuram), Giacomo Oggero (La Foca House, bioedilizia), Valeria Gugliotta (Life Coach), Gigi Rabellino di 4C Arredamenti, Silvio Grosso, architetto di Pg Piscine, Luca Negro (Bbbell – Servizi Internet e Cloud, e musicista del “Limonte”), Valerio Parolin di Langa Grafica, Elisa Braga (architetto ed interior designer), Maria Gabriella Branca (avvocato civilista), Pier Maccagno (Studio Smac, grafico pubblicitario).
Insomma, si parte: insieme, sui passi della “Via del Sale”.