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Investimenti irrigui, il nuovo bando della Rgione Piemonte guarda al futuro

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E’ stato pubblicato ieri, giovedì 7 novembre, il nuovo bando della Regione Piemonte sugli investimenti irrigui. Possono beneficiarne i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali per una spesa ammissibile che va da un minimo di 5 mila euro, fino a 150 mila euro. Il termine per la presentazione delle domande scade il 30 aprile 2025, la Regione ha stanziato complessivamente 4 milioni e 100 mila euro.
«Sono contemplati tre tipi di investimento – spiega il responsabile provinciale del Settore Finanza agevolata di Cia Agricoltori italiani di Cuneo, Pietro Busso -: il primo riguarda il miglioramento, il rinnovo e il ripristino degli impianti irrigui esistenti che non comportino un aumento netto della superficie irrigata; il secondo finanzia la creazione, l’ampliamento, il miglioramento, la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria di bacini o altre forme di stoccaggio e conservazione esclusivamente di acque stagionali, finalizzate anche a garantirne la disponibilità in periodi caratterizzati da carenze, incluse quelle per la captazione di acqua piovana; infine, c’è una terza possibilità riferita all’utilizzo di acque affinate (fitodepurazione), come fonte alternativa di approvvigionamento idrico».
Il sostegno erogabile dalla Regione è pari al 65% della spesa ammissibile per tutte le tipologie di investimento, sotto forma di contributo in conto capitale, sulla base del rimborso dei costi ammissibili effettivamente sostenuti dai beneficiari.
Le spese finanziabili devono risultare avviate dopo la presentazione della domanda. Nella valutazione delle richieste di contributo avranno priorità di punteggio i progetti già cantierabili.
«Senza dubbio si tratta di un’ottima opportunità per le aziende agricole – commenta Busso -, ben sapendo l’importanza che l’approvvigionamento agricolo rappresenta per il settore primario, soprattutto alla luce dei sempre più evidenti effetti siccitosi del cambiamento climatico. Rinnovare e ripristinare gli impianti irrigui aziendali in funzione di un risparmio nell’utilizzo delle risorse idriche, così come stoccare e riutilizzare le acque stagionali o affinate, anche nell’ottica di garantire l’irrigazione di soccorso in periodi di scarsa disponibilità, vuol dire investire sul futuro non solo della propria azienda, ma dell’ambiente».