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Le Unioni Montane del futuro nel nome della stabilità e delle competenze

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Una sala delle conferenze del Museo della Ceramica di Mondovì attenta e gremita in ogni ordine di posto ha fatto da palcoscenico, lo scorso 8 novembre, all’incontro “Quale futuro per le Unioni Montane?” promosso dall’associazione di amministratori locali “Fare Quadrato”. Un momento di ascolto e di confronto con l’assessore regionale all’Autonomia e agli Enti Locali, Enrico Bussalino, e l’assessore regionale alla Montagna, Marco Gallo, moderati da Lorenzo Robbiano (Prokalos) e introdotti dal presidente della provincia di Cuneo e sindaco della città di Mondovì, Luca Robaldo. Tre, in particolare, gli elementi principali sui quali dovrà basarsi il nuovo assetto delle Unioni Montane, secondo la visione congiunta di entrambi gli assessori: definire con precisione, innanzitutto, gli ambiti territoriali nei quali i futuri enti si dovranno e potranno aggregare; favorire una stabilità organizzativa di lungo periodo, inoltre, scevra di posizioni e situazioni temporanee; accrescere, infine, le competenze e le risorse a disposizione, affinché le Unioni possano ritornare ad avere capacità assunzionale. «Grazie, innanzitutto, agli assessori Bussalino e Gallo per aver accolto il nostro invito e grazie ai tanti colleghi amministratori che hanno preso parte all’evento giungendo da ogni parte della provincia, a testimonianza dell’attualità del tema trattato» il commento del presidente di “Fare Quadrato” e sindaco di Marene, Alberto Deninotti, e del consigliere provinciale e vicepresidente di “Fare Quadrato”, Pietro Danna. «Il compito della nostra associazione è proprio quello di favorire il confronto e lo scambio di idee utili alla gestione territoriale, al di là delle mere appartenenze politiche. Nelle parole degli assessori si è perfettamente colta la loro pregressa esperienza amministrativa e credo che da questa serata tutti possano uscire con coordinate spazio-temporali più concrete e tangibili».