L’esempio di Fondazione Crc con Steffi Graf e Andre Agassi

Dialoghi sul talento: lo sport come strumento di crescita, scoperta, accettazione del proprio sè

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Due icone dello sport a cuore aperto davanti a 3.500 ra­gazzi e ragazze. Un gremito Palasport di San Rocco Castagnaretta ha ospitato lo scorso 7 novembre la nuova edizione di “Dialoghi sul Talen­to”, il format di Fondazione Crc, creato con l’obiettivo di ispirare, attraverso l’incontro con personalità di caratura internazionale, le giovani generazioni della provincia di Cuneo. Assoluti protagonisti dell’appuntamento, due leggende del tennis mondiale, Andre Agassi (vincitore di ben 60 tornei Atp ed unico insieme a Novak Djokovic a trionfare in tutte le categorie di tornei esistenti per un tennista maschile in singolare) e Steffi Graf (trionfatrice in ben 22 tornei del Grande Slam). L’evento è stato realizzato in collaborazione con “I Tennis Foundation”, “Children for To­morrow Foundation”, “Andre Agassi Foundation for Educa­tion” e con il supporto di Col­lisioni, ha visto la partecipazione di migliaia di giovani delle scuole della Granda.
«È stato un privilegio ospitare Steffi Graf e Andre Agassi, due dei più grandi tennisti di tutti i tempi», ha spiegato Mauro Gola, presidente di Fondazione Crc, «i quali si sono misurati con i propri limiti ma cercando il talento e le proprie attitudini: un parallelismo con quanto accade nella vita e che rappresenta un esempio da seguire. Grandi sportivi e personaggi che hanno la sensibilità di restituire, attraverso le loro fondazioni, qualcosa di quanto la vita ha dato loro, aiutando in modo trasversale le persone più fragili. Questi incontri rappresentano occasioni importanti per porre al centro il tema del talento, con l’obiettivo ispirare, incoraggiare e sostenere i nostri giovani a coltivare le proprie attitudini».
L’appun­tamento è stato inoltre arricchito dalle esperienze di Luca Paiardi, campione italiano di wheelchair tennis, e dei giovani talenti che partecipano ai progetti di “I Tennis Founda­tion”: «Abbiamo ideato questa associazione per regalare un’op­portunità a chi non ne ha. In questi anni con il progetto Intesa Sanpaolo Assicura Little Tennis Champions abbiamo visto crescere a tutto tondo 12 giovanissimi talenti italiani del 2008 e 2009, a cui è stata offerta una possibilità concreta di riscatto e di valorizzazione», così il co-founder Simone Bongio­vanni. «I risultati conseguiti da queste ragazze e questi ragazzi sono una chiara testimonianza di come il talento sviluppato all’interno di un contesto protetto possa regalare grandi soddisfazioni. Ringraziamo tanto Fonda­zione Crc per averci invitato a collaborare al’evento, splendide persone che si dedicano con il cuore per il cammino degli studenti della provincia di Cuneo».
Una mattinata dalle forti emozioni, nel suo momento clou: il dialogo, quello intessuto dal giornalista Alberto Brandi (condirettore Sport di TgCom24), che ha ripercorso la carriera di due leggende della racchetta, Agassi e Graf, unite anche nella vita. Tanti gli aneddoti: il rapporto di entrambi con i genitori, gli anni dei successi, l’incontro e l’amore, la vita di coppia, le emozioni, lasciando spazio anche alla commozione con lo scorrere di immagini e significative clip video per ripercorrere le tappe più significative ed approfondire il valore dello sport come strumento di crescita, di scoperta dei propri talenti e di accettazione del proprio sé.
«Sono stata molto fortunata e cresciuta con il tennis nel cuore, uno sport che mi ha insegnato un sacco di cose, moltissime lezioni che riguardano la mia vita anche ora», ha spiegato Steffi Graf. «E se sono seduta qui con tutti i voi è anche per questo, l’aver coltivato una serie di qualità necessarie, sin da quando ero piccola: la disciplina, l’impegno e il sapere il come, dove e quando fare le cose, dedicandomici tutta me stessa. Certo, il tennis rende solitaria: sei da sola nel campo e da sola devi capire come vincere e superare il tuo avversario, come riuscire a migliorare ogni giorno. Fra le cose che il tennis insegna c’è quella di non dipendere dagli altri ma semplicemente da te stessa».
Sull’importanza dell’aiuto al prossimo: «Ancora prima di incontrarci, io e Andre avevamo fatto scelte molto precise dal punto di vista filantropico. Il lavoro che facciamo entrambi è infatti dedicato alle nuove generazioni», ha sottolineato l’ex tennista a proposito della nascita della sua fondazione. «27 anni fa, a metà degli anni ’90, mi avevano presentato uno psicoterapeuta di Amburgo che si occupava di terapie su bambini rifugiati che provenivano da zone di guerra, con l’obiettivo di ristabilire il loro benessere e il loro equilibrio. È stato un incontro centrale nella mia vita, perché vidi con i miei occhi quanto la guerra li aveva devastati. Non avevano mai potuto scegliere nulla e non avevano conosciuto nient’altro che violenza. Da allora ho deciso di impegnarmi con tutta me stessa su questo tema».
Aggiunge Agassi: «Da quando è nata la mia fondazione, abbiamo aperto 130 scuole in tutti gli Stati Uniti, in modo particolare nelle zone economicamente più de­presse, in particolare perché quei giovani possano avere accesso all’istruzione. Un impegno che ho vissuto e continuo a vivere come una missione».
Sul suo rapporto con l’Italia: «Mi sarebbe piaciuto essere qui con voi, ma sono lì con il cuore. Il mio rapporto con l’Italia si può riassumere con la parola “amore”: è stata una lunga storia, con momenti che non posso dimenticare. Come nel 1987, ero molto giovane, ho giocato nel campo centrale del torneo di Roma, dove 15 anni dopo, ho vinto il Master. Quindi, il mio cuore non ha mai lasciato l’Italia».
La giornata si è conclusa con la visita al Rondò dei Talenti e poi al Country Club di Cuneo, dove Steffi Graf, ha incrociato la racchetta con i bambini delle scuole tennis della provincia di Cuneo e con i talenti di “I Tennis Foundation”.