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L’opinione di Maria Rescigno

«Può influenzare alcune terapie oncologiche e stiamo studiando come incide sulla nostra salute, ma attenzione alle mode e al fai da te»

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IL FATTO
Se ne parla sempre di più: il microbiota è diventato popolarissimo. Ma qual è il suo ruolo all’interno del nostro organismo
e perché è considerato così importante?

È professoressa ordinaria di Patologia Generale all’Humanitas University di Milano e sta attualmente lavorando allo sviluppo di un vaccino per neutralizzare alcuni tipi di tumore. Maria Rescigno affianca alla didattica la ricerca in laboratorio all’Irccs Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, ma non solo. Possiamo anche considerarla una pioniera nel comprendere il ruolo chiave del microbiota per il nostro benessere: «Può influenzare alcune terapie oncologiche». Un argomento di cui si parla molto, un cardine della nostra salute. Con un ruolo importante probabilmente in diverse patologie, inclusi i tumori.
«Se ci pensate – ha detto la professoressa Rescigno alla testata online Innlifes – il nostro sistema immunitario svolge la sua funzione principale nell’intestino, dove è bombardato da tantissimi microrganismi. Allora mi sono chiesta: come mai il sistema immunitario, che è programmato per eliminare i patogeni, tollera la miriade di microrganismi presenti nell’intestino e non scatena la risposta immunitaria nei loro confronti? Ad accendere la mia attenzione sullo studio del microbiota ha contribuito un viaggio in Guatemala, durante il quale ho contratto la cosiddetta malattia del viaggiatore». Così è nato il suo interesse: «Quando sono tornata in Italia mio papà, farmacista, mi chiese se avessi preso i fermenti lattici. Così da allora ho deciso di studiare l’interazione tra il nostro organismo e i nostri piccoli ospiti, che all’epoca chiamavamo flora batterica».
Parliamo di oltre mille miliardi di batteri, virus, funghi e protozoi che svolgono funzioni importanti per la nostra salute. Sono ospiti graditi, insomma. «In realtà – puntualizza la ricercatrice -sono ospiti che teniamo a bada e fisicamente separati dal resto dell’organismo, dal nostro primo strato di cellule epiteliali, attraverso il muco che fa da cuscinetto tra i microrganismi presenti nel lume intestinale e le prime cellule della parete intestinale. In particolare, a proposito del ruolo del microbiota sull’efficacia delle terapie oncologiche, abbiamo visto che alcuni postbiotici sono in grado di aumentare l’espressione sulle cellule tumorali di una molecola di riconoscimento, che si chiama Hla, che permette di identificare la cellula neoplastica». Una sorta di tag che permette di smascherare la cellula tumorale.
Intanto il microbiota è diventato popolare, come conferma la professoressa Rescigno: «È ancora una scienza tutta da scoprire: all’inizio abbiamo catalogato i microrganismi per capire chi fossero e in che modo influenzano varie patologie e oggi sappiamo che piccoli disturbi possono essere legati proprio a variazioni del microbiota. Ora stiamo cercando di capire sempre più come intervenire a beneficio del nostro benessere. Bisogna però stare attenti. Oggi il microbiota va di moda, ci sono addirittura i test per il microbiota. In alcuni casi possono essere utili, ma solo se prescritti da uno specialista in grado di leggere e interpretare questi esami. Perché il fai da te può essere deleterio. Le persone devono capire che non abbiamo una risposta per tutto».

BaNNER
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