Lunedì 18 novembre due quarte dell’Istituto Denina Pellico Rivoira di Saluzzo hanno presentato i loro progetti a una rappresentanza dell’Ente Nazionale per il Microcredito.
Il percorso aveva preso vita a seguito dell’iniziativa del MIUR di proporre ottobre come mese dell’educazione finanziaria, definita dall’OCSE “Il processo attraverso il quale i consumatori e gli investitori migliorano la comprensione dei concetti e le competenze necessarie ad acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità finanziarie, al fine di compiere scelte informate”. L’educazione finanziaria è competenza necessaria per gli studenti di un indirizzo economico, motivo per il quale il dipartimento di Diritto del Denina Pellico Rivoira di Saluzzo ha colto la proposta del MIUR organizzando un modulo didattico avente come tematica il microcredito.
Il progetto si è articolato in 3 fasi: una lezione sulle caratteristiche del microcredito a livello internazionale, un incontro in aula con tutor accreditati dell’Ente Nazionale Microcredito per sviluppare un’idea imprenditoriale e infine la presentazione del business plane ideato dalle classi 4°A SIA e 4B AFM nella giornata del 18 novembre.
Quest’ultimo appuntamento, avvenuto online, ha visto protagonisti i ragazzi che hanno proposto la loro idea manageriale davanti a dirigenti dell’E.N.M. e ad altre circa 15 scuole collegate da tutto il territorio nazionale.
Commentano Forniglia ed Estienne della IVB AFM: “Abbiamo potuto presentare in diretta streaming i nostri progetti di business plan durante l’incontro Look up the future dell’Ente Nazionale per il Microcredito. Un mese prima un tutor, il dott. Giorcetti, era venuto in classe per spiegarci in cosa consistesse il microcredito. Durante la presentazione online la 4A ha presentato un brand di abbigliamento dal nome “GreenCul” realizzato interamente con prodotti sostenibili, dove il prezzo variava a seconda del cliente. La nostra classe ha invece presentato il progetto di una pasticceria, chiamata “Pasticceria Beltramo”, una piccola attività per iniziare ad introdursi nell’ambito imprenditoriale. Abbiamo creato la scheda del progetto della nostra impresa, una S.n.c, identificato il paese, il tipo di vendita, diretta. Il finanziamento che abbiamo richiesto è stato di 50.000 euro, il massimo che si può chiedere per il microcredito, mentre il finanziamento da parte dei soci è stato di 20.000 euro in totale. Abbiamo poi pensato a quali costi avremmo dovuto sostenere e abbiamo inserito i numeri in base alle conoscenze apprese durante gli anni di scuola e cercando su Internet. Abbiamo anche inserito gli ipotetici ricavi sulla base di quanti prodotti avremmo potuto vendere. Infine abbiamo compilato su excel il piano degli investimenti, lo stato patrimoniale, il conto economico e il cash flow. Siamo riusciti ad ottenere un saldo positivo. Questa esperienza è stata costruttiva perché ci ha fatto capire quanto sia effettivamente difficile cimentarsi nel campo imprenditoriale, ma soprattutto perché ci ha permesso di lavorare su qualcosa di nuovo ed innovativo. Inoltre questa attività può essere utile per ragazzi che come noi hanno intenzione in futuro di aprire una loro impresa, ma non hanno abbastanza fondi per farlo, ed è qui che il microcredito può dar loro una mano”.
Il problema del gap delle competenze economiche è un problema che nessun soggetto pubblico o privato può affrontare da solo: è quindi indispensabile un’azione sistemica tra tutti gli enti impegnati nella diffusione dell’educazione finanziaria ed è per questo motivo che il connubio scuola (IIS Denina) e organizzazione (E.N.M.) sta dando e ha dato negli anni di collaborazione ottimi risultati.