L’Unione Montana Valle Stura si aggiudica un premio di oltre € 167.000 da parte della Regione Piemonte sulla misura del PSR 2014-2020, operazione 12.2.1.”Compensazione del mancato reddito e dei costi aggiuntivi da vincoli ambientali nelle aree forestali dei siti Natura 2000″.
La Regione, tramite il settore foreste, infatti, eroga ogni anno ai proprietari/gestori di foreste private e/o pubbliche un premio per ettaro di superficie forestale ritenuta ammissibile.
La partecipazione al bando regionale da parte dell’Unione Montana si inserisce tra gli obbiettivi dell’Accordo di foresta sottoscritto a febbraio 2023 tra l’Ente e i Comuni della Valle (Aisone, Borgo San Dalmazzo, Demonte, Gaiola, Moiola, Pietraporzio, Rittana, Roccasparvera, Sambuco, Valloriate, Vignolo e Vinadio) in linea con gli obiettivi e le azioni sottese dalla Nuova strategia dell’UE per le foreste per il 2030, dalla Strategia Forestale Nazionale, dalla Strategia Europea per la biodiversità al 2030 e dalla Strategia Nazionale per la biodiversità.
Tra gli obbiettivi dell’accordo, infatti, si prefissava la ricerca e la partecipazione ai bandi di finanziamento e remunerazione per il sostentamento economico della gestione responsabile e attiva del patrimonio forestale.
L’operazione della Regione prevede infatti, l’erogazione di un premio annuale per ettaro di superficie forestale per compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dovuti ai vincoli derivanti dall’applicazione delle direttive Habitat e Uccelli.
Il premio risulta essere un importante traguardo per l’Accordo poiché dalla graduatoria del bando, l’Unione Montana Valle Stura si posiziona al secondo posto come soggetto gestore di foreste per estensione con oltre 4.700 ettari di territorio ricadente su siti Natura 2000, quali SIC, ZSC e ZPS e secondo per la somma erogata che ammonta a € 167.821,15. Così commenta Loris Emanuel, Presidente dell’Unione Montana Valle Stura: “Un risultato importante, grazie al lavoro attento e preciso dell’Ufficio Forestale dell’Unione. A premiarci sono stati la domanda in forma associata e l’aver introdotto beneficiari misti tra pubblico e privato. Un ringraziamento va anche alle amministrazioni che continuano a credere nel lavoro in forma associata, prima con l’adesione all’Accordo di foresta, poi per aver scelto di delegare l’Unione a presentare la domanda per le proprie superfici forestali.”