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«Valida e personalizzata alternativa al sistema scolastico tradizionale»

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Negli ultimi anni, l’interesse per le scuole private alternative al sistema scolastico tradizionale è cresciuto notevolmente. Le famiglie cercano opzioni più personalizzate e innovative per l’istruzione dei propri figli, portando ad un aumento dell’offerta di scuole che si distaccano dai metodi pedagogici convenzionali. Ne abbiamo parlato con Iosetta Arpel­lino, titolare dell’Isti­tuto scolastico Wojtyla con sede ad Asti (corso Vittorio Alfieri 175; tel. 0141- 232395) e ad Alba (via San Teobalo 5 angolo piazza Cristo Re; tel. 0173-471589).
«Uno dei principali vantaggi offerti dal nostro istitito scolastico è l’approccio personalizzato all’insegnamento», sottolinea Iosetta Arpellino. «Non a caso infatti, per mantenere alta l’attenzione degli alunni, evitiamo classi numerose al fine di permettere agli insegnanti di dedicare più tempo a ciascun studente. Questo ambiente, favorevole alla personalizzazione dell’insegnamento, ci consente di adattare metodi e ritmi di apprendimento alle necessità individuali degli alunni, rispettando i diversi stili di apprendimento e le competenze di ciascun studente. Inoltre, ci impegniamo per combattere lo stress che può nascere in un am­biente troppo competitivo, sostenendo ogni alunno con serenità».
Sempre più attenzione viene rivolta anche all’educazione emotiva e sociale, vero?
«Assolutamente sì. Gli educatori e insegnanti del nostro istituto scolastico lavorano non solo per sviluppare le competenze accademiche degli studenti, ma anche per migliorarne le capacità relazionali e comunicative. Le attività collaborative, i progetti di gruppo e le attività all’aperto sono elementi fondamentali che favoriscono la socializzazione e consentono agli studenti di sviluppare empatia e resilienza. E poi, stiamo iniziando un progetto di collaborazione, dedicato ai giovani, volto ad indagare le problematiche legate all’isolamento sociale. Il disturbo è spesso associato o confuso con il Disturbo da Dipendenza da Internet, ma il problema non è solo connesso alla tecnologia. Per alcuni ragazzi il periodo scolastico si trasforma in un vero e proprio incubo e la reclusione appare così l’unico modo per manifestare il proprio dissenso. In seguito al Covid poi, molti ragazzi si sono trovati in una routine di isolamento che ha peggiorato la situazione, normalizzando il distacco dal mondo esterno. E nei nostri istituti di Asti ed Alba affrontiamo questa problematica, offrendo un supporto personalizzato, ma soprattutto seguendo attentamente la preparazione di questi ragazzi al fine di favorirne un graduale inserimento sociale».
Possiamo dunque sottolineare che l’Istituto scolastico Wojtyla offre una visione innovativa e flessibile dell’istruzione, rispondendo a esigenze diverse?
«Verissimo. Da sempre la nostra scuola è attenta anche alle esigenze degli studenti lavoratori, che con sacrificio ma altrettanto entusiasmo ritornano agli studi per ottenere il tanto agognato diploma, che oltre alla soddisfazione personale, rappresenta spesso la svolta lavorativa».