Verso Saviglianese-Monregale, l’ex Giuliano: “Una gara diversa da tutte le altre”

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Una foto di repertorio: Franco Giuliano festeggia la Promozione da tecnico della Monregale (maggio 2023)

Sarà un derby dai mille incroci quello che disputeranno domenica Saviglianese e Monregale, in un “Morino” che si preannuncia già caldissimo.

Tra i tanti incroci, ovviamente, uno dei più attesi è quello legato alla prima volta di Franco Giuliano da avversario della Monregale. Quella squadra che ha contribuito a riportare in Promozione e che ora ritrova dall’altra parte del campo.

“Sicuramente sarà una partita particolare, che non può essere come tutte le altre – spiega il tecnico della Saviglianese. Incontriamo una squadra che conosco benissimo, che ho contribuito a costruire insieme ai dirigenti e che è fatta di ragazzi che conosco bene e con cui abbiamo fatto qualcosa di importante. Spero sia una bella sfida, anche perché ho un legame importante con tutto l’ambiente, lo staff e i dirigenti”.

Importante, per lui, anche una precisazione: “Ci tengo a sottolineare che subito dopo aver lasciato la Monregale avevo già detto che mi sarei tenuto la porta aperta per continuare ad allenare, se avessi trovato il contesto giusto. Mi spiace se qualcuno può aver pensato che l’aver accettato la chiamata della Saviglianese sia stata un’offesa nei confronti della Monregale. Il motivo della scelta è molto semplice: questa piazza è una piazza importante, per certi versi simile a quella di Mondovì e che punta i giovani, quindi ho trovato l’entusiasmo giusto per accettare. Mi auguro che sia compresa questa motivazione”.

Pochi dubbi, invece, sulla qualità della compagine ora allenata da Michele Magliano: “È una delle squadre più attrezzate, con un tecnico che stimo e che conosco da anni. Non vedo l’ora di giocarla, perché il bello delle combinazioni che lo sport ti può offrire è anche questo. Bisogna anche sapersi godere questi momenti, perché sono il motivo per cui andiamo in campo”.

Tornando alla Saviglianese, Giuliano è subentrato da poco e ha le idee chiare su quali siano le priorità al momento: “Ho necessità di conoscere bene i giocatori, perché non credo che un allenatore dopo 3-4 allenamenti e una partita possa pensare di riuscire a individuare le potenzialità del gruppo a disposizione. L’urgenza ora è quella di conoscersi. Le posizioni in campo su cui stiamo lavorando? Diciamo che voglio capire se qualche giocatore sia impiegabile in ruoli in cui non si è ancora visto finora. L’obiettivo che mi sono posto, insieme alla società, oltre a cercare di fare un campionato importante, è quello di cercare di far crescere questo gruppo di giovani, che ha valore e che è giusto tirare fuori”.