In occasione dei 150 anni dell’Impressionismo anche Cuneo ha voluto omaggiare movimento artistico che ha conquistato pubblico e critica.
Dopo il successo del primo incontro dello scorso giovedì, 21 novembre, Ivana Mulatero e Alessandro Abrate sì alterneranno per illustrare alcuni aspetti originali del movimento in relazione anche con il nostro territorio culturale. I prossimi appuntamenti si svolgeranno il giovedì 28 novembre e il giovedì 5 dicembre presso il Museo Casa Galimberti alle ore 17,30 (Entrata libera).
Giovedì 28 novembre 17h30
Casa Museo Galimberti
Dal plein air impressionista al carnet de voyage
Ivana Mulatero
La pittura «all’aria aperta» (en plein air) e i temi contemporanei sono alla base del grande successo dell’Impressionismo che ha visto la luce in uno studio fotografico parigino nel 1874. Perché, a distanza di così tanti anni, il movimento impressionista continua a regalarci stupore e incanto? Tante le ragioni, fra queste che si andranno ad esplorare e a riconoscere, la capacità di mostrare cose semplici: le spiagge e il mare, le ninfee in uno stagno, una gazza sullo steccato coperto di neve. Oppure persone che ballano, che si divertono su un’altalena, o ancora che pranzano dopo aver fatto un bel giro in barca. Una pittura che coglie l’attimo non solo con qualche pennellata ma anche con una semplice matita su un taccuino come accade nella forma d’arte sempre attuale del carnet de voyage. L’incontro prenderà in esame le opere più conosciute dei grandi artisti impressionisti e anche i disegni, osservandole da una diversa prospettiva e a partire da alcune domande “impertinenti” sulle piccole e grandi storie e sui dettagli poco conosciuti che permetteranno di entrare con empatia nel mondo dell’arte.
Giovedì 5 dicembre 17h30
Casa Museo Galimberti
Matteo Olivero a Parigi e l’ambiente degli impressionisti
Alessandro Abrate
Matteo Olivero (Pratorotondo, 1879 – Saluzzo, 1932), pittore piemontese, nel 1900, con una borsa di studio della torinese Accademia Albertina visita a Parigi l’Esposizione Universale e rimane colpito dal fermento culturale della Ville Lumiere. A Parigi tornerà e avrà modo di conoscere e frequentare alcuni personaggi legati all’Impressionismo e, più in generale, alla vita artistica della capitale francese. Tra questi Emile Zola, Medardo Rosso, Charles Morice, oltre a giornalisti, pittori e mercanti d’arte che apprezzano il talento artistico del giovane piemontese. L’atteggiamento di Olivero nei confronti della pittura impressionista è sì di ammirazione ma insieme di critica, tant’è che egli preferisce accostarsi ad un movimento artistico che promuove “un nouvel ordre classique”: una sorta di reazione alla ‘macchia’ impressionista. Miche Berra, giornalista e critico d’arte cuneese, nel 1953, sulla rivista Cuneo Provincia Granda, scrive un interessante articolo su Matteo Olivero e sui suoi rapporti con la contemporanea pittura francese, un approfondimento di un preciso contesto culturale in cui alcuni passaggi sono, oggi, da meglio definire e puntualizzare.
Info: Comune di Cuneo | Museo Casa Galimberti | museo.galimberti@comune.cuneo.it | tel. 0171.444.801