Nei giorni scorsi il Parco fluviale Gesso e Stura è stato teatro di uno spiacevole fatto di cronaca, che non può essere interpretato in altro modo che come gesto di profonda inciviltà e mancanza di rispetto nei confronti della “cosa pubblica”.
Nella zona sotto il viadotto Soleri, lato Stura, lungo una delle piste ciclo-pedonali più frequentate ed amate dai cuneesi e non solo, sono stati tagliati e trafugati i pali “stella” che compongono la staccionata che costeggia il sentiero, qualcosa come un centinaio di metri di staccionata.
A seguito della segnalazione di un frequentatore, i tecnici del Parco hanno compiuto un sopralluogo e preso atto dell’accaduto, ma è stato impossibile ricostruire con precisione la dinamica dei fatti.
L’episodio è senza dubbio segno di inciviltà e non necessita di ulteriori commenti, ma quel che lo rende ancor più deprecabile è che quella staccionata era bene comune, un servizio, quello delle piste ciclabili che percorrono il Parco, di cui usufruiscono quotidianamente centinaia di persone. Averla rovinata, qualunque sia il motivo che sta alla base di questo gesto, significa aver arrecato un danno a tutta la comunità, anche dal punto di vista economico, perché il costo verrà comunque ripagato da tutta la cittadinanza.