Pregiudicato senza fissa dimora fermato dai carabinieri | L’accusa contestata è ricettazione di un’auto rubata

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È stato fermato dai Carabinieri di Saluzzo per ricettazione di un’auto rubata, un pregiudicato C.A. 58enne, di fatto senza fissa dimora.

Nella serata del 29 marzo, era stato segnalato uno sconosciuto nascondersi dietro l’aiuola prospicente un negozio di elettronica ed elettrodomestici sito in via Torino. L’uomo era poi stato visto dileguarsi a bordo di un monovolume condotta da un connivente. Poche ore dopo, la suddetta autovettura veniva incrociata da una pattuglia del Nucleo Radiomobile nuovamente aggirarsi nei pressi del suddetto esercizio commerciale dove fra l’altro, alcune settimane prima, ignoti avevano sfondato una vetrina di un outlet ed asportato abbigliamento sportivo.

 

Il conducente del monovolume, alla vista dei militari, si dava alla fuga. Tallonata dall’autovettura dei carabinieri arrestava improvvisamente la corsa alcune centinaia di metri dopo ai margini della carreggiata. Dal mezzo fuoriuscivano precipitosamente due sconosciuti occupanti i quali facevano perdere le loro tracce nei campi circostanti. Nell’autovettura, risultata rubata a Pinerolo a gennaio, sono stati rinvenuti cesoie, oggetti da scasso ed una grosso blocco di pietra, evidentemente posizionato in modo tale da aumentarne la massa distruttiva in caso di sfondamento nelle “spaccate” di vetrate.

 

I militari, dopo un paio d’ore di ricerche, notavano alla periferia nord di Saluzzo, un individuo uscire dai filari di un frutteto e sollecitare un passaggio in autostop agli automobilisti in transito. Prontamente bloccato, l’uomo, quasi completamente bagnato ed infangato, asseriva di essere appena giunto “in treno”, certamente non al corrente della dismissione della linea ferroviaria oramai da un paio di anni.

 

Sussistendo fondato pericolo di fuga C.A. veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Cuneo associato al carcere del capoluogo provinciale. All’udienza di convalida tenuta il 31 marzo successivo, il GIP del locale Tribunale, applicava nei confronti del suddetto la misura cautelare in carcere.