Il progetto di solidarietà sociale della nuova edizione della 24oredisport, l’evento organizzato dalla Pgsd Auxilim Cuneo e in programma all’oratorio salesiano don Bosco il week end del 13 e 14 giugno, è denominato Giovani in opera e riguarda il tema del lavoro giovanile.
Numerosi studi e ricerche e, soprattutto, l’esperienza che sentiamo raccontare tutti i giorni dai giovani che praticano le nostre squadre, che giocano nei nostri cortili, indicano che oggi, a Cuneo, così come nel resto del Paese, l’aspetto più difficile per un giovane che si affaccia al mondo del lavoro è riuscire ad abbattere il muro della prima esperienza. Molti si scoraggiano già dalla compilazione del curriculum vitae quando giungono alla voce “esperienze lavorative maturate”. Ciò vale tanto di più per coloro che sono più poveri di rete sociale, a causa di situazioni di disagio della famiglia.
Il progetto sociale di Giovani Sport & Solidarietà 2015, intende fornire un piccolo contributo per attivare meccanismi che aiutino a far maturare esperienze lavorative a cinque giovani, in età compresa tra i 25 e i 30 anni. Saranno coinvolte realtà attive sul territorio di pertinenza della comunità che gravita attorno ai Salesiani: oltre all’oratorio e alla stessa Pgsd Auxilium Cuneo, ad altre realtà associative che con la Pgsd collaborano, anche i quartieri Donatello e Gramsci.
L’obiettivo sarà di creare occasioni di inserimento lavorativo in attività che siano, preferibilmente, rivolte ai giovani e che abbiamo come fine quello di favorire, a loro volta, lo sviluppo del protagonismo giovanile.
Gli inserimenti saranno coordinati dagli educatori della Cooperativa Sociale Momo, che si affiancheranno, oltre che ai giovani, anche ai datori di lavoro, al fine di garantire le migliori condizioni di sviluppo di esperienze lavorative efficaci su piano dell’acquisizione di competenze formali e informali e positive in termini di motivazione.
In sedici anni di 24oredisport hanno avuto sostegno progetti benefici rivolti alla realtà del territorio cuneese, sia progetti destinati a Paesi più lontani: i Missionari Salesiani in Bolivia; la campagna nazionale Cancella il Debito; l’iniziativa umanitaria dei Medici Senza Frontiere; la creazione di una sala di emodialisi presso l’ospedale Afia di Lubumbaschi in Congo; la Caritas Diocesana; la realizzazione di un oratorio di frontiera a Nogales nel Messico del nord; la missione delle Suore Missionarie di Nostro Signore Gesù Cristo in Romania a Butea; in favore della parrocchia di Fontem, in Camerun; progetto di sostegno scolastico presso la parrocchia Stella Maris di Gyseny nel martoriato Rwanda; a favore di progetti per la città di Cuneo promossi dalla Caritas Parrocchiale in collaborazione con il Quartiere Donatello, la Cooperativa Momo e la Parrocchia San Giovanni Bosco; il Centro Socio-Pastorale “Baan Porn Tawan” di Takuapa in Thailandia per l’accoglienza dei Bambini Moken, gli zingari del mare nel post-tzunami; la “Casa del Cuore”, gruppo appartamento per l’accoglienza di mamme con neonati o gestanti che sono sole e vivono situazioni di disagio e di abbandono; Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, a favore di una casa per i ragazzi di strada chiamata “Maison Gahinja”; il progetto “Don Bosco l’Africano”, per aiutare ragazzi del West Africa (Nigeria, Ghana, Liberia e Sierra Leone); il progetto “Il condominio della solidarietà” per il sostegno alla genitorialità e l’housing sociale e, l’anno scorso, “La Casa del Quartiere Donatello” ovvero la promozione della coesione sociale della comunità locale come fattore di prevenzione individuale e collettivo attraverso la strutturazione di una governance condivisa fra organizzazioni di terzo settore, cittadini ed Ente pubblico e la riqualificazione e valorizzazione di un bene comune reso maggiormente fruibile.