A Giugno riaprono tre importanti beni culturali | Forte di Vinadio, Palazzo Borelli e Spazio “Lalla Romano”

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Martedì 2 giugno, Festa della Repubblica, l’associazione culturale Marcovaldo e la fondazione Artea riaprono al pubblico tre importanti beni culturali: il Forte di Vinadio, Palazzo Borelli e Spazio “Lalla Romano” a Demonte (valle Stura), Balma Boves a Sanfront (valle Po).

 

Per il mese di giugno il Forte di Vinadio, che ospita il percorso multimediale “Montagna in movimento” e la mostra permanente “Messaggeri alati”, sarà aperto il sabato e la domenica dalle 14,30 alle 19. Palazzo Borelli e lo Spazio “Lalla Romano”, invece, saranno visitabili la domenica dalle ore 14,30 alle 19. Balma Boves, infine, resterà aperta tutte le domeniche dalle ore 10 alle 18,30. Tra le novità proposte per quest’anno al Forte di Vinadio spiccano i tre itinerari storico-naturalistici organizzati in collaborazione con le guide ambientali escursionistiche Aigae della Valle Stura Adventure: “Forte…Neghino…Lago” (21 giugno e 6 settembre); “Le grotte di Aisone: tra preistoria e camini delle fate” (12 luglio); “Nel Vallone di Neraissa tra Ciciu, segale, natura e cultura occitana” (9 agosto). Per maggiori informazioni sui biglietti di ingresso e sulle modalità di visita telefonare allo 0171/618260 e al 340/4962384 o visitare il sito www.marcovaldo.it.

IL FORTE ALBERTINO (VINADIO)
Il Forte è tra gli esempi di architettura militare più significativi delle Alpi. Costruito tra il 1834 e il 1847, non fu mai utilizzato per scopi militari. Una parte dei locali ospita il percorso multimediale “Montagna in Movimento”, realizzato da Studio Azzurro, noto gruppo di artisti milanesi autori di numerose videoinstallazioni in Italia e all’etero Le installazioni multimediali invitano a percorrere il passato della cultura di montagna, per riflettere sul presente, a muoversi nello spazio e nel tempo per “sentire” quell’originale interazione tra i luoghi e gli uomini, tra la natura e la storia che ha fatto delle Alpi una culla di civiltà montanara. Il Forte è inserito nel percorso internazionale sull’arte contemporanea “VIAPAC”, che unisce Valle Stura e Valle dell’Ubaye.

 

LO SPAZIO “LALLA ROMANO” (DEMONTE)
Il seicentesco Palazzo Borelli ospita al suo interno lo “Spazio Lalla Romano”. Nei locali del complesso sono esposti permanentemente dipinti e disegni della pittrice e scrittrice nata a Demonte nel 1906, insieme alle opere letterarie e alla ricostruzione fotografica del suo studio milanese. A questo si affiancano tre mostre fotografiche: “Romanzo di figure. Dall’album di famiglia di Lalla Romano” con fotografie di Roberto Romano e i progetti fotografici di Alessandro Vicario, “Un paesaggio ritrovato. A Demonte e in Valle Stura sulle tracce di Lalla Romano” e “Paesaggi d’assenza”.

 

LA BORGATA-MUSEO “BALMA BOVES” (SANFRONT)
A quota 652 metri, sul Monte Bracco tra le frazioni Rocchetta e Robella, si trova Balma Boves, caratteristico insediamento ricavato nell’anfratto della roccia. Si è ormai giunti al decimo anno di attività e si può affermare che il valore culturale e turistico della borgata sia consolidato e riconosciuto non solo nel circondario, ma ben oltre i confini geografici della provincia. E’ sufficiente digitare “Balma Boves” su un motore di ricerca per avere un’idea di quanti siti internet la citino o la descrivano.

 

Cosa affascina di più a Balma Boves? C’è chi dice la pace e l’isolamento, chi il valore culturale e paesaggistico, chi l’architettura… ma tutto nasce dalla perfetta armonia e simbiosi tra l’ambiente costruito e la natura circostante.  Si arriva a Balma Boves con circa mezz’ora di cammino, una passeggiata di circa mezz’ora, senza particolari difficoltà che permette di lasciarsi alle spalle la frenesia della vita quotidiana e prepararsi alla scoperta della cultura e dei saperi dei contadini che qui hanno vissuto fino a mezzo secolo fa. Si consiglia di seguire l’itinerario dalla Frazione Rocchetta: svoltare al bivio per Rocchetta a 2 km e 800 m dopo le due rotonde all’ingresso di Sanfront e parcheggiare obbligatoriamente presso il cimitero. Oppure: itinerario del bosco (indicazioni apposite dopo il bivio per la Frazione Rocchetta).