Una nota del Movimento Cinque Stelle di Bra denuncia la condizione troppo semplicistica con cui La Giunta e il Sindaco danno per scontato che l’ex tribunale potrà diventare un albergo, “di un certo livello come è stato detto in commissione urbanistica”.
“In seguito alla richiesta della Giunta di cambio in seno al PRGC della destinazione d’uso dell’edificio da servizi per il pubblico a struttura ricettiva, abbiamo chiesto che ci fosse tempo per tutti i commissari di riflettere in modo razionale sulla proposta. In commissione non c’è stata molta discussione sull’argomento, una decina di minuti, poi si è subito posta prona alla richiesta, con il solo voto contrario del M5S – il gruppo Bra domani era assente e ha presentato un’interrogazione per il prossimo consiglio, vedremo che risposta arriverà.
Abbiamo quindi deciso di visitare la struttura insieme a chi aveva diretto la sua ultima ristrutturazione, per poter valutare la fattibilità dell’intervento proposto e sono sorte alcune importanti perplessità.
L’edificio è in buone condizioni, avendo servito come distacco del Tribunale fino a 18 mesi fa, quindi non si capisce a quali importanti interventi necessari per l’utilizzo per la comunità si riferisca il Sindaco nel recente articolo di stampa. L’edificio è stato ristrutturato per un uso direzionale, gli interventi per renderlo adatto a una struttura ricettiva sono molto importanti e richiederanno grandi investimenti, con tutti i rischi del caso di trovarci con il cerino in mano.
Non è dotato di posti auto, la logistica per l’approvvigionamento della struttura è complessa, si trova a condividere degli spazi con uffici pubblici.
Se a queste cose aggiungiamo il fatto che nella nostra città abbiamo uffici pubblici, quali urbanistica, finanze, affissioni, tributi, ufficio del Sindaco e del Segretario, non accessibili a tutti o ricavati in spazi improbabili (saranno a norma?), senza parlare dell’ufficio “relazioni con il pubblico” che è ben nascosto e il meno accessibile al pubblico possibile, che non abbiamo ad esempio spazi espositivi veri nel centro urbano, che il Comune spende ancora in affitto per alcuni uffici, che abbiamo appena trasferito i servizi sociali e istruzione in spazi veramente angusti per gli impiegati e per il pubblico, che “la casa dei braidesi” sarà ubicata nella zona meno accessibile della città, che il Movicentro è ancora lì quasi del tutto inutilizzato e con problemi di impermeabilizzazione, che i giovani reclamano uno spazio studio, che non vi sono spazi di “coworking” e che questa potrebbe essere un’occasione per la città e per chi ha voglia di mettersi in gioco, ….
Insomma vi sono numerosi elementi di riflessione in cui dovrebbe essere coinvolta la cittadinanza, queste decisioni riguardano l’uso di un bene pubblico, non possono passare dirette sopra tutti solo perché qualche privato ci ha fatto un pensierino. La Giunta dovrà proporre un piano organico di utilizzo delle strutture pubbliche in città e di ubicazione degli uffici pubblici, che rispetti le esigenze di accessibilità di tutti i cittadini, non potrà essere così semplice privare la comunità dell’uso di un bene comune”.