Domenica 2 marzo – ore 22.22 – Grande con le grandi, piccola con le piccole. Pare essere questa la prerogativa dell’Albese che, dopo aver superato tra le lodi generali Giana Erminio e Caronnese, cade in casa con la terza lombarda del raggruppamento, quella sulla carta meno problematica, quella Folgore Caratese impantanata in piena zona retrocessione.
Ed invece, come già palesato con la Pro Dronero, seppur con proporzioni meno umilianti, la squadra di Rosso patisce degli avversari ampiemente alla sua portata, soffre eccessivamente l’assenza del bomber Marijanovic appiedato dal giudice sportivo, domina l’incontro sul piano del gioco contro una formazione arroccata in difesa senza però riuscire a creare grandi occasioni da rete, quindi nella ripresa, complice un calo nel ritmo dei locali, la Folgore acquista fiducia e al 90′, nell’unico tiro in porta effettuato nell’arco della gara, trova un gol che puzza di beffa per i biancoazzurri, che dalla possibilità di compiere un passo deciso verso la salvezza diretta, si trovano invece oggi nuovamente impantanati nella lotta per la permanenza in Serie D. Per la sfida contro i lombardi Rosso deve rinunciare agli squalificati Marijanovic e Gallesio, affidandosi in attacco ai pesi leggeri Sese e Modini e avanzando a centrocampo Nebbia, con il neo acquisto Fiandaca inizialmente in panchina.
La prima frazione di gioco non è bella, ma vede l’Albese stazionare costantemente nella metà campo lombarda e all’8′ Sperduti deve bloccare non senza problemi un bel colpo di testa di Picone su corner di Incontri. Al 28′ altra clamorosa palla gol per l’Albese, con Sese che, dopo aver seminato il panico nella difesa ospite, mette al centro dalla linea di fondo una palla beffarda smanacciata da Speduti, prima che Virga salvi sulla linea anticipando Roveta. Al 34′ ultima fiammata biancoazzurra con Garrone che incorna alla perfezione una punizione dalla tre quarti di Incontri, trovando il portiere brianzolo pronto alla deviazione in angolo.
Nella ripresa la gara, da brutta, diventa soporifera, tanto che bisogna attendere il 22′ per registrare il primo sussulto della seconda frazione di gioco, con Cornero che, dopo essere andato via sulla destra, mette al centro per il neo entrato Delpiano la cui conclusione al volo termina di poco alta sopra la traversa. Con l’ingresso dell’esterno albese al posto di uno spento Sese l’Albese pare poter pungere maggiormente, al 38′ ancora l’attaccante langarolo servito da Garrone colpisce in diagonale non trovando però la porta, e al 45′ arriva clamorosa la beffa: su una ripartenza la difesa locale si fa trovare impreparata, la palla giunge al neo entrato Cesana il cui diagonale si infila alla destra di Gallino, riaccendendo le speranze di salvezza dei brianzoli e lasciando l’Albese, oggi superata dall’Asti, con un pugno di mosche. Nel prossimo turno altra sfida salvezza per l’Albese contro il Santhià ma, con Marijanovic in campo, si spera, sarà tutta un’altra Albese.
ALBESE CALCIO: Gallino, Picone, Berardo (5’ st Fiandaca), Anderson, Roveta, Incontri, Cornero, Nebbia, Sese (15’ st Delpiano), Garrone, Modini (34’ st Boggione). A disp. Baudena, Poli, Gambino, Tavella, Colla, De Paulis. All. Rosso
FOLGORE CARATESE: Sperduti, Perego, Concina, Zorloni, Rota, Dellamaggiora, Virga, Elezaj (11’ st Cesana), Diop, Valente (30’ st Pozzi), Chella (22’ st Bosisio) A disp. Logofatu, Brumana, Gridi, Guglielmetti, Sciannamea, Ansong. All. Bacci
Arbitro: Capovilla di Verona
RETE: 45′ st Cesana