Tra le Società le cui sorti stanno tenendo maggiormente in ansia i propri tifosi, l’Albese è senza dubbio tra le più illustri.
Quel tira-molla che di questi tempi, negli ultimi anni, pareva essere diventato un folcloristico tormentone sotto le torri, in questa travagliata stagione sembra avere raggiunto un drammatico punto di non ritorno. Poche notizie filtrano dagli uffici di Corso Coppino, e nel silenzio a proliferare sono voci più o meno fantasiose, partendo da una fusione con il neonato sodalizio Europa-Atletico Roero sino ad arrivare ad un drammatico smobilizzo con la squadra costretta, a due anni dalle celebrazioni del centenario, ad una mesta ripartenza dalla Terza Categoria.
Voci da bar prive di fondamento, va sottolineato, perchè nulla filtra sul fronte biancoazzurro. Ad oggi l’unica cosa certa è l’abbandono dello storico segretario Saverio Roman accasatosi nelle scorse settimane a Cherasco, meta raggiunta anche dai giocatori Simone Poli e Matteo Sinato. Sicuro è che il presidente Franco Rava ha da tempo espresso la sua volontà a non andare più avanti, non almeno senza degli aiuti concreti da parte di istituzioni e di altri imprenditori, ed in quest’ottica in questi frenetici giorni si sta muovendo la dirigenza biancoazzurra e il direttore Tony Isoldi, che nel buio lascia filtare un filo di luce “La situazione è estremamente difficile, inutile girarci attorno – la sua considerazione – però nella complessità del momento paiono esserci degli spiragli positivi che potrebbero consentirci di andare avanti. In questi giorni ci sono incontri, contatti per cercare di sbloccare la situazione e posso affermare che pur rimanendo la criticità si è aperto uno spiraglio che potrebbe portare un po’ di positività. In questo modo l’Albese dovrebbe salvarsi e proseguire sulla sua strada. In che campionato si iscriverà? Faremo le nostre valutazioni anche in merito a questo, al momento la cosa importante è salvare una società storica come l’Albese”.