Lunedì 29 giugno, il Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino, partner del progetto “Face to Face” dell’Associazione Sapori Reclusi, incontrerà un gruppo di detenuti nel carcere Rodolfo Morandi di Saluzzo (CN).
Il Direttore del Museo, Silvano Montaldo, e la conservatrice, Cristina Cilli, presenteranno Cesare Lombroso e il suo Museo a una decina di persone detenute che dal 2014 sono coinvolte con Sapori Reclusi nel progetto Stampatingalera, un laboratorio di stampa artistica Fine Art.
L’intento è quello di intraprendere un dialogo fra i detenuti e il Museo al fine di riflettere su temi affrontati nell’Ottocento da Lombroso e ancora oggi attuali, utili per tentare di rispondere a domande come:
Quali concetti o preconcetti usiamo quando guardiamo in faccia una persona? Come ci influenzano le immagini che osserviamo sui giornali, al cinema, in televisione? Cosa ci dicono le fotografie dell’Archivio del Museo Lombroso? Una volta compresi i pregiudizi di cui siamo vittime, più o meno consapevolmente, come possiamo vedere “realmente” chi ci sta di fronte?
Il progetto Face To Face, di cui sono partner attivi le case circondariali Rodolfo Morandi di Saluzzo e Lorusso e Cutugno di Torino, indaga il pregiudizio attraverso l’arte, con un percorso fatto di incontri in carcere e momenti di confronto tra persone detenute e libere, per riflettere sui meccanismi con cui guardiamo e cataloghiamo il prossimo. Il punto di arrivo del progetto sarà un’esposizione fotografica dal titolo “Face to Face – L’arte contro il pregiudizio”, dove una serie di ritratti fotografici a persone libere e detenute, donne e uomini, verrà inserita nel percorso del Museo Lombroso senza esplicitarne l’identità. Saranno i volti a parlare, a suscitare pensieri e a modificare le idee. La mostra verrà inaugurata nei primi mesi del 2016.