La macchina da scrivere è un tesoro del Made in Italy che ha conquistato e continua ad affascinare intenditori, professionisti e appassionati di tutto il mondo e che è ora preordinato da Domenico Scarzello, direttore commerciale presso la Bra Servizi dove ha fondato e dirige, in corso Monviso a Bra, il Museo della Scrittura meccanica.
Il giovane manager è infatti alla guida dell’associazione che, a livello italiano, riunisce i collezionisti delle macchine da scrivere, da calcolo e da ufficio d’epoca. Uno scrigno dove si trova racchiuso un importantissimo e pionieristico esempio di ingegno italiano, che dalla meccanica si è traslato verso la elettronica moderna e di ultima generazione, come Domenico ha sempre cercato di rimarcare nel corso delle proprie relazioni al pubblico, soprattutto di giovani.
Attività divulgative e di sensibilizzazione che dall’Italia si sviluppano ovunque, raggiungendo anche gli Usa patria della Silicon valley e dei guru del computer. “Una responsabilità straordinaria e impegnativa – commenta Domenico – perché alle sempre numerose ed entusiaste delegazioni che si recano in visita a Bra e nei siti collezionistici delle macchine da scrivere e da calcolo d’epoca, il precetto numero uno che cerco di infondere è la necessità, anche per i giovanissimi, di partire dallo studio di un esemplare di scrittura meccanica per comprendere gli sviluppi che hanno condotto alla scrittura digitale e social dei tempi moderni.
Nulla deve essere dato per scontato, e non considerare il contributo fornito dalla macchina da scrivere allo sviluppo di una qualificata occupazione femminile di concetto e alla crescita delle successive tecnologie scritturali, significherebbe smarrire un pezzo fondante di Made in Italy che ha ancora tantissimo da dire a noi e ai nostri figli, oltre che ai creatori delle nuove tecnologie da ufficio“.