Il doppio evento, organizzato dalla “Pianfei E20”, dall’associazione “Villanova Viva” e dal “Nomadi fan club Valsusa” venerdì 10 luglio a Villanova Mondovì, ha portato prima nel palazzetto dello sport e poi in piazza Filippi pubblico che ha in comune il valore della solidarietà e la passione per la buona musica.
Il ricavato della partita, tra la squadra formata dalla band di Novellara e i rappresentanti del Toro Club, è stato devoluto all’associazione Mondovip, i medici del sorriso con il naso rosso. E durante la consegna di gadget e riconoscimenti, la presidente del Torino Club Mondovì, Claudia Forzano, ha comunicato la decisione del loro gruppo di devolvere una cifra “piccola – ha detto-, ma simbolica” all’associazione di volontariato che opera, con i suoi clown di corsia, in ospedale. “Noi del Toro alla solidarietà e all’amicizia ci teniamo” ha aggiunto Forzano.
Presenti alla partita due storici campioni granata: Claudio Sala e Giuseppe Pallavicini.
Poi il grande concerto. Dopo anni di “live” organizzati in palazzetti, sotto tensostrutture o addirittura in una discoteca dal sapore di una balera, i Nomadi sono tornati in quello che è il loro “habitat ideale”, come afferma mastro Beppe Carletti, cioè la piazza.
Grande soddisfazione per Marco Turco, anima dell’evento, che, sul palco, ha ringraziato tutta la sua squadra di lavoro. Tante persone e tanti volontari, a iniziare dalla sua famiglia e agli amici più stretti, che hanno reso possibile la buona riuscita dell’evento. La prevendita dei biglietti è avvenuta nelle sedi del Banco Azzoaglio grazie alla disponibilità di Erica Azzoaglio. “Un grazie particolare va a Piero Richiero del Nomadi fan club Valsusa – ha detto Turco – e all’associazione Villanova Viva con i quali abbiamo portato avanti questa emozionante avventura”. Presente alla serata anche l’onorevole Chiara Gribaudo e una delegazione di fan direttamente da Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dove, nel 1963, è iniziata la storia del gruppo musicale.
I Nomadi hanno fatto cantare e ballare tutta la piazza per più di due ore, alternando vecchi successi a brani del nuovo cd “Lascia il segno”. E, come sempre, hanno letto sul palco messaggi e dediche e, a fine serata, hanno srotolato striscioni e bandiere di fan club e associazioni. Non si sono sottratti, nonostante le ore di viaggio, la partita, le prove e il concerto, agli autografi, alle foto e agli abbracci del loro pubblico. Un evento che, come avrebbe detto il compianto leader Augusto Daolio il cui ricordo è sempre vivo nel cuore della band e di tutto il Popolo Nomade, “è stato bellissimo”.