Riceve la notizia del dissequestro dell’auto e la utilizza per recarsi al lavoro. Denunciato poi assolto

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martello-giudice tIl giudice ha stabilito che il fatto non costituisce reato

Venerdì 7 marzo – 9.30

Lunedì 3 marzo 2014 il Tribunale di Mondovì ha assolto D.B, residente a Mondovì perché il fatto non costituisce reato. L’uomo, nell’estate del 2012, aveva utilizzato un veicolo che gli era stato sequestrato ma lasciato nella sua disponibilità. Ricevuta, in via confidenziale, la notizia del dissequestro della propria automobile, l’aveva così utilizzata per recarsi sul luogo di lavoro.

Ma, in assenza della notifica del dissequestro e redazione del relativo verbale, il sequestro risultava ancora in essere: da qui il procedimento penale, approdato la scorsa settimana nelle aule del Tribunale.

L’avv. Vittorio Bassino, sostituito per la discussione della causa dal dott. Thomas Bassino, ha sostenuto la mancanza dell’elemento soggettivo richiesto per integrare il reato contestato e l’inoffensività della condotta del D.B. perchè non vi era la volontà di sottrarre il bene dal vincolo cui era sottoposto (solo più formalmente) e perchè la condotta non aveva recato pregiudizio alcuno ma unicamente la violazione dei passaggi formali previsti dalla normativa .
L’accusa ha comunque insistito per la condanna del D.B., ma il giudice, accogliendo la tesi difensiva, ha assolto l’imputato con la formula piena non ravvisando l’intenzionalità e la volontarietà dell’azione che la legge richiede per punire questo genere di condotta.

 

Redazione