Il sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, nel corso della trasmissione ‘L’aria che tira’ su La7, ha dichiarato oggi che il Governo non prevede interventi sulle accise dei carburanti e punta a non far scattare gli aumenti previsti dalle clausole di salvaguardia inserite dai governi precedenti.
“Una notizia positiva che non scattino ulteriori aumenti, ma non basta. Dal 2002 stiamo aspettando un meccanismo che sterilizzi l’aumento dei prezzi dei carburanti quando si supera una certa soglia. Bisogna approfittare di questo momento favorevole, con i prezzi della benzina bassi, per introdurre e sperimentare una misura che, a parità di gettito per lo Stato, impedisca di svuotare le tasche degli automobilisti per via della doppia tassazione accise + Iva. Va fatto ora proprio perché nell’immediato non entrerà in vigore e, quindi, non si rischiano buchi di bilancio imprevisti” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il meccanismo ci è stato promesso da tutti i Governi che si sono succeduti dal 2002 ad oggi, ma fino ad ora i consumatori sono sempre stati presi in giro. La scusa è sempre stata quella che il Governo sta studiando, ma da allora sono passati 13 anni. Nessun corso di laurea dura 13 anni! Eppure non c’è niente di più facile di un meccanismo che riduca le accise quando il prezzo dei carburanti supera una certa soglia, ad esempio 1,90 euro al litro” ha concluso Dona.
L’Unione Nazionale Consumatori ricorda che il primo a “studiare” fu, nel 2002, l’allora ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, che dichiarò: “stiamo studiando un meccanismo sulle accise che possa stabilizzare il prezzo della benzina”.
Persino i professori del Governo Monti dovettero studiare. “Stiamo studiando”, infatti, dichiarò il 20 settembre 2012 l’allora sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti.